Schettino, slitta ad aprile l'udienza per la semilibertà
L'udienza fissata oggi è stata aggiornata in quanto è cambiato il giudice relatore. L'avvocato: «È addolorato»

Francesco Schettino, ex comandante della Costa Concordia, dovrà attendere ancora per conoscere l’esito della richiesta di semilibertà. L’udienza, inizialmente prevista per oggi presso il Tribunale di Sorveglianza di Roma, è stata rinviata all’8 aprile 2025 a causa della sostituzione del giudice relatore.
Perché è stata rinviata l’udienza sulla semilibertà di Schettino?
L’udienza odierna è stata aggiornata in quanto il giudice relatore del procedimento è stato sostituito, rendendo necessario posticipare la decisione. Schettino, attualmente detenuto nel carcere di Rebibbia, avrebbe dovuto partecipare all’udienza tramite videocollegamento. La richiesta di semilibertà è stata avanzata dal suo legale, l’avvocato Paola Astarita, che ha espresso speranza in una valutazione serena da parte del Tribunale.
Le dichiarazioni dell’avvocato di Schettino
L’avvocato Astarita ha dichiarato che Francesco Schettino ha già scontato una parte considerevole della pena, includendo il periodo di custodia cautelare. “Schettino è profondamente addolorato per quanto accaduto e ha sempre accettato la condanna. È una persona che sta scontando la sua pena con senso di responsabilità”, ha affermato l’avvocato all’uscita dal Tribunale di Sorveglianza di Roma.
Inoltre, la difesa ha presentato una richiesta per permettere a Schettino di lavorare attraverso l’associazione ‘Seconda Chance’, fondata da Flavia Filippi, che si occupa di reinserimento sociale per i detenuti.
La condanna di Francesco Schettino per il naufragio della Costa Concordia
Francesco Schettino è stato condannato a 16 anni di reclusione per il naufragio della nave da crociera Costa Concordia, avvenuto nella notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012 nei pressi dell’Isola del Giglio. Il tragico incidente causò la morte di 32 persone e il ferimento di centinaia di passeggeri e membri dell’equipaggio. La sentenza definitiva ha riconosciuto la sua responsabilità per omicidio colposo plurimo, naufragio colposo e abbandono della nave prima del completamento delle operazioni di soccorso.
I benefici concessi a Schettino durante la detenzione
Nonostante la severità della condanna, Schettino ha beneficiato di alcuni permessi premio per buona condotta. Attualmente, può usufruire di 45 giorni all’anno fuori dal carcere. Inoltre, tre anni fa gli è stato concesso di lavorare all’interno del penitenziario, contribuendo alla digitalizzazione dei documenti relativi a importanti vicende giudiziarie, tra cui la strage di Ustica e il rapimento e l’omicidio di Aldo Moro.
Quali sono le prossime tappe per la richiesta di semilibertà?
Con il rinvio dell’udienza all’8 aprile, il Tribunale di Sorveglianza di Roma avrà più tempo per valutare la richiesta di semilibertà di Francesco Schettino. La decisione sarà presa tenendo conto della condotta del detenuto, delle sue prospettive di reinserimento sociale e dell’eventuale accoglimento della proposta di lavoro avanzata dalla difesa.
Il caso continua a suscitare grande interesse pubblico e mediatico, e il verdetto di aprile potrebbe rappresentare un importante punto di svolta per l’ex comandante della Costa Concordia.