Giulia Loffredo sbranata a 9 mesi dal pitbull, l'autopsia svela il motivo della morte
La piccola sarebbe stata morsa più volte. Il funerale nel Duomo di Acerra

Si sono svolti gli accertamenti autoptici sulla piccola Giulia Loffredo, la bambina di nove mesi sbranata dal pitbull di famiglia nella notte tra sabato e domenica. L'autopsia ha confermato che la piccola è stata morsa più volte, con il colpo fatale che ha causato la rottura del collo. La tragedia ha sconvolto la comunità locale e ha portato all'apertura di un'indagine per omicidio colposo da parte della Procura di Nola.
L'autopsia e le prime analisi sul cane
L'esame medico-legale ha confermato che la bimba ha subito diversi morsi, ma il decesso sarebbe stato determinato dalla frattura cervicale. Parallelamente, sono in corso ulteriori accertamenti sul cane, attualmente sotto la custodia dell'Asl Napoli 2, settore Veterinaria. Dai primi esami, non sarebbero emerse tracce di sangue nella bocca dell'animale, ma si attendono analisi più approfondite per stabilire la dinamica dell'attacco.
Il padre della bambina indagato per omicidio colposo
In seguito alla tragedia, il padre di Giulia, un giovane di 25 anni, è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo a causa dell'omessa custodia e vigilanza del cane. Secondo il suo racconto agli agenti del commissariato di polizia di Acerra, si sarebbe addormentato accanto alla piccola e si sarebbe accorto della tragedia solo poco prima di mezzanotte. In preda al panico, ha tentato una disperata corsa verso il pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori, ma la bambina è arrivata già priva di vita. Durante i controlli effettuati subito dopo l'accaduto, il padre è risultato positivo ai cannabinoidi (hashish), un dettaglio che potrebbe avere implicazioni nell'indagine in corso.
I funerali nel Duomo di Acerra
I funerali della piccola Giulia Loffredo si terranno giovedì 20 febbraio alle ore 9:00 nel Duomo di Acerra. La famiglia ha chiesto che la cerimonia si svolga in forma privata, evitando clamore mediatico. L'avvocato Luigi Montano, legale del padre della bambina, ha lanciato un appello per il rispetto del dolore della famiglia: «Chiediamo di spegnere i riflettori almeno per un giorno e di non pressare la famiglia nei momenti dell'ultimo saluto alla bambina».
Una comunità sotto choc
L'intera comunità di Acerra è profondamente scossa dalla tragedia. Molti cittadini si sono stretti attorno alla famiglia, esprimendo cordoglio e solidarietà. Il drammatico episodio ha sollevato numerosi interrogativi sulla sicurezza nella gestione dei cani di razza considerata potenzialmente pericolosa, oltre che sulle responsabilità legate alla custodia degli animali domestici.
Le indagini proseguono
La Procura di Nola continua a indagare sull'accaduto per chiarire eventuali negligenze e responsabilità. La posizione del padre resta al vaglio degli inquirenti, mentre si attendono ulteriori riscontri dagli esami sul cane per comprendere la dinamica dell'aggressione. L'obiettivo delle autorità è fare piena luce su un evento che ha sconvolto l'opinione pubblica e che solleva importanti riflessioni sulla convivenza tra esseri umani e animali domestici.