La TEMPESTA DENNIS
Entrerà nella storia della meteorologia europea come una delle più intense e vaste degli ultimi trent’anni. La pressione barometrica che ha raggiunto il centro perturbato su cui ruota in senso antiorario la depressione, ha toccato i 922 hPa: un valore da record, pari a quello di un uragano di categoria 4, ma non solo. Il vortice instabile si estende per circa 9.000 km pescando aria umida e mite addirittura dall’America centrale e dirottandola fin verso le Isole Britanniche attraversando l'Oceano Atlantico. Un vero e proprio sistema organizzato, unico e di ritorno storico.
In queste ore
La
super tempesta si sta spostando più a Nord e sta abbandonando, seppur lentamente, le Isole Britanniche, dirigendosi dunque verso l’Europa centro-settentrionale, dopo aver
messo in ginocchio diverse zone con piogge intense accompagnate da venti tempestosi fino a 255 km/h.
Pensate che, a causa dei venti
furiosi, le
onde del mare hanno sfiorato i
30 metri d’altezza.
L’ultimo bilancio emesso dagli enti preposti conferma purtroppo la presenza di
vittime.
Al momento sarebbero tre, tutte inglesi.
Le autorità britanniche hanno avvertito che la tempesta, prima di abbandonare definitivamente la Gran Bretagna, potrebbe essere
"potenzialmente mortale" nel Galles del Sud.
La comunicazione,
riporta la Bbc online, è giunta dall'Ufficio Meteorologico nazionale sotto forma di un cosiddetto
'avviso di pioggia rosso', il primo emesso dal 2015.
Oltre 300 allerte di alluvione sono stati emessi in tutto il Paese, inclusi sette gravi, di cui due in Inghilterra, due nel Galles e tre in Scozia. Ovviamente, a causa dei venti da uragano,
anche i trasporti hanno subito non pochi problemi: circa
400 i voli annullati a Londra.
Anche la Francia, seppur non interessata in modo diretto, ha dovuto fare i conti con
Dennis: al momento, sono circa
14.000 le case rimaste senza elettricità nel Nord-Ovest del Paese. I venti hanno raggiunto i
120 km/h provocando ingenti danni, feriti e mareggiate lungo le coste esposte.
Per quanto riguarda l'Italia, pochi gli effetti: l'anticiclone garantirà tempo ancora abbastanza stabile e soleggiato per gran parte della settimana, eccetto per un
veloce impulso dai quadranti settentrionali europei che raggiungerà il nostro Paese t
ra mercoledì e giovedì.
(IlMeteo)
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