Campania quasi gialla, De Luca firma ordinanza arancione e scoppia la rivolta. Dopo la decisione del Governatore campano, Vincenzo De Luca, di prorogare la zona arancione scoppia la rivolta dei ristoratori napoletani, in questo momento in protesta sul lungomare di Mergellina.

Al grido di “Ci avete tolto il futuro” e “Non ce la facciamo più”

Stanno bloccando piazza Vittoria, numerosi gli agenti di polizia presenti sul posto, insieme a loro anche i militari del servizio “Strade sicure”.

E ancora i commercianti

“E’ dittatura non è un Paese democratico – tuonano i commercianti stremati dalle chiusure – non è possibile hanno bloccato la città per un anno intero”. Così appresa la decisione di De Luca sono tornati in strada, imbufaliti, ed ora bloccano l’accesso del Lungomare. “Ci avete rotto il ca**o, ora non deve passare nessuno” gridano i commercianti. “Avevo fatto la spesa e detto ai miei 30 dipendenti ora si lavora, poi oggi pomeriggio ci hanno richiuso” spiega Ciro Vitiello, titolare della storica trattoria Nennella ai Quartieri Spagnoli, agli automobilisti bloccati provenienti da via Caracciolo. Alcuni ristoratori si sono anche seduti in strada ed ora continuano a paralizzare la circolazione.

Ancora folla

Si infoltisce il fronte dei ristoratori scesi in piazza contro la decisione del governatore De Luca di mantenere la Campania in fascia arancione, impedendo cosi' l'apertura a pranzo da domani del settore con servizio ai tavoli. I manifestanti, oltre un centinaio, hanno allestito una barriera su via Caracciolo, lato piazza Vittoria, per bloccare il traffico e annunciano di non volersi allontanare fino alla revoca del provvedimento regionale.

De Luca firma la nuova ordinanza: tutte le nuove disposizioni in vigore già da domani. Ecco le regole

Con l’ordinanza numero 98, la Regione applica tutte le restrizioni della zona arancione alla Campania, che secondo il governo da domani sarebbe dovuta diventare zona gialla. L’ordinanza inoltre acuisce le restrizioni con il divieto di vendita di bevande dalle 11 del mattino in poi e con divieto di consumo di cibo e bevande escluse l’acqua all’aperto per tutta la giornata. L’ordinanza conferma quindi tutti i punti del dpcm del 3 dicembre in cui si configura la zona arancione con il divieto di spostamento da un Comune all’altro se non per comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessita’ e la raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune. In particolare l’ordinanza e’ molto chiara in merito a uno dei riti delle feste, sia per Natale che per Capodanno, l’abitudine di decine di migliaia di persone di tutte le eta’ di riversarsi nelle strade principali del proprio Comune per fare aperitivi con gli amici scambiandosi gli auguri e piccoli doni. Una tradizione degli ultimi anni che parte di solito di mattina con enormi e festosi assembramenti in tutti in centri urbani, dalle citta’ ai piccoli Comuni e contro cui l’ordinanza infligge uno stop assoluto con il divieto di vendita di qualsiasi bevanda anche non alcolica in strada dalle 11 del mattino in poi.

L’ordinanza in Campania

L’Unità di Crisi della Regione Campania, riunita questa mattina, conferma per la Campania le limitazioni già in vigore con la “zona arancione”. Nell’ordinanza che ho firmato oggi (n. 98 del 19/12/2020) sono previste le seguenti misure di prevenzione e contenimento del contagio da Covid-19. Per le attività di ristorazione sono previsti i ristori stabiliti a livello nazionale. Con efficacia dal 20 dicembre 2020 e fino al 23 dicembre 2020: 1. Confermate tutte le misure vigenti alla data odierna per effetto di disposizioni statali – ivi comprese quelle di cui all’art.2 del DPCM 3 dicembre 2020 (cd. “zona arancione”) – nonché regionali (Ordinanza n. 96 del 10 dicembre 2020 su controlli degli arrivi e limitazioni alla mobilità sul territorio regionale) ;

E ancora

2. Divieto per i bar e gli altri esercizi di ristorazione, dalle ore 11,00 del mattino, di vendita con asporto di bevande alcoliche e non alcoliche. 3. Per tutto l’arco della giornata, divieto di consumo di cibi e bibite, anche non alcoliche, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, ivi comprese le ville e i parchi comunali; 4. Per tutti gli esercizi commerciali, obbligo di misurazione della temperatura corporea agli avventori all’ingresso dei propri locali e di inibire l’ingresso laddove la temperatura risulti superiore a 37,5 ° C. 5. Raccomandazione ai Comuni e alle altre Autorità competenti di intensificare la vigilanza e i controlli sul rispetto delle disposizioni vigenti, in particolare nelle zone della cd. “movida” 6. Raccomandazione ai Comuni ai fini dell’adozione, laddove necessario, di provvedimenti di chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, ai sensi delle disposizioni vigenti, nonché delle disposizioni di cui al precedente punto 3. Scarica l’ordinanza https://bit.ly/3asJnbZ  Leggi anche: Nuova ordinanza per la Campania, il governo ha deciso e promuove la terra di De Luca: weekend di libertà poi lockdown Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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