A Napoli, centinaia di cittadini hanno manifestato davanti alle sedi dell'Inps dopo aver ricevuto un sms riguardante la sospensione del Reddito di Cittadinanza. La misura, sospesa dal governo Meloni per i nuclei familiari ritenuti "occupabili", ha scatenato tensioni e richieste di chiarimenti.

L'Assessore al Welfare Luca Trapanese ha fornito spiegazioni sulle nuove misure di supporto e ha invitato le persone interessate a non recarsi direttamente nei servizi sociali. Nel frattempo, l'ex Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha criticato aspramente la decisione del Governo definendola "vergognosa".

Proteste a Napoli per la sospensione del Reddito di Cittadinanza Centinaia di cittadini napoletani hanno protestato davanti alle sedi dell'Inps dopo aver ricevuto un sms riguardante la sospensione del Reddito di Cittadinanza. La misura, destinata ai nuclei familiari ritenuti "occupabili" dal governo Meloni, ha suscitato preoccupazione e richieste di chiarimenti riguardo alle nuove misure di supporto previste.

L'Assessore al Welfare Luca Trapanese

L'Assessore comunale al welfare Luca Trapanese ha fornito spiegazioni riguardo alle nuove misure di supporto previste per i nuclei familiari a cui verrà sospeso il Reddito di Cittadinanza. Le famiglie che non comprendono disabili, minori o over 60 riceveranno a settembre un nuovo sostegno di 350 euro mensili per la formazione e il lavoro. Trapanese ha sottolineato che le persone interessate non devono recarsi direttamente presso i servizi sociali, ma saranno contattate dai Centri per l'Impiego o potranno recarsi presso le sedi dei Centri per ottenere il nuovo sostegno.

Reddito di cittadinanza sospeso - La reazione di Luigi de Magistris

L'ex Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha criticato duramente la decisione del Governo di sospendere il Reddito di Cittadinanza, definendola "vergognosa". Ha espresso indignazione riguardo alla situazione di decine di migliaia di famiglie lasciate senza sostegno, mentre alcuni politici si aumentano le indennità e proteggono i poteri forti e le multinazionali.

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