Nello stomaco di Diana Pifferi, la bimba di 18 mesi morta di stenti in una casa di Milano, sarebbero state trovate tracce di pannolino. Si tratterebbe dello stesso che la piccola si sarebbe tolta e che è stato poi trovato vicino al suo cadavere. Stando a quanto riporta quotidiano "Il Giorno", questo sarebbe uno degli elementi emersi dalla relazione definitiva dell'autopsia che è stata depositata.

Diana Pifferi, nuove rivelazioni

La bambina – che non sarebbe stata in grado di camminare – sarebbe inoltre morta a causa di una prolungata disidratazione, resa più grave dalle temperature altissime, dalle finestre chiuse e dall'assenza di aria condizionata. Inoltre il giudice per le indagini preliminari Fabrizio Filice ha respinto gli accertamenti, richiesti dagli avvocati difensori di Alessia Pifferi, sulle due tazzine di caffè trovate in cucina perché ritenuti "inutili e dispersivi".

Alessia Pifferi, la difesa

Gli avvocati della 37enne Alessia Pifferi, accusata di omicidio pluriaggravato, sostengono che quelle due tazzine avrebbero potuto provare che, nelle ore precedenti la morte, in casa c'erano più persone. Una tesi che però non ha convinto il gip. Intanto la chiusura delle indagini è prevista per il 30 gennaio, giorno in cui si svolgerà l'incidente probatorio. Il pubblico ministero Francesco De Tommasi, al termine di questo, chiederà il giudizio immediato.

Sempre per gli inquirenti, l'esistenza di benzodiazepine, le cui tracce sarebbero state trovate sui capelli della piccola, sarebbe indubbio. Dal carcere, la donna ha invece sempre negato di averle dato ansiolitici, ma solo gocce di paracetamolo.

[sv slug="seguici"]
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Ischia, il dolore di Giovangiuseppe: perde figlio, nuora e nipotino appena nato nella frana. Il cordoglio