Bonus 150 euro, quando arriva l'accredito categoria per categoria: il calendario dei pagamenti
Si avvicina il momento del pagamento del bonus 150 euro introdotto con l’ultimo decreto Aiuti (il terzo) in favore della maggior parte delle categorie che hanno già beneficiato dell’indennità una tantum di 200 euro. Tuttavia, per il bonus 150 euro la platea si è ristretta visto che l’indennità spetta, generalmente, a coloro che hanno percepito, o percepiscono, un reddito inferiore a 20.000 euro. A beneficiare del bonus 150 euro sono coloro che rientrano tra le categorie descritte dal testo del decreto Aiuti ter da poco pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dove si trovano indicazioni anche sulle date di pagamento.
Quando arriva il bonus 150 euro per i pensionati?
Così come è stato per il bonus 200 euro, i pensionati saranno i primi a ricevere l’indennità di 150 euro, la quale verrà pagato in automatico - senza quindi necessità di presentarne domanda - nel cedolino in pagamento a inizio novembre (mercoledì 2 per l’esattezza). Lo stesso vale per i percettori d’indennità di tipo assistenziale, quali l’assegno sociale - che a novembre passa da 468,11 euro a 618,11 euro - alla pensione d’invalidità civile (che quindi sarà di circa 440 euro il prossimo mese).Quando arriva il bonus 150 euro per chi lavora come dipendente?
Per i lavoratori dipendenti con busta paga di novembre 2022 inferiore a 1.538euro lordi (20.000 euro in prospettiva) il bonus 150 euro verrà pagato contestualmente con lo stipendio di novembre. Quindi, i soldi dovrebbero arrivare tra la fine di novembre e gli inizi di dicembre. Tuttavia, bisognerà che i lavoratori dipendenti che ne hanno diritto comunichino all’azienda di non trovarsi nelle condizioni che danno diritto al bonus per altro titolo. Per farlo servirà consegnare un’apposita autocertificazione al datore di lavoro, il quale poi provvederà ad anticipare il bonus in busta paga per poi recuperarne l’intera somma in fase di liquidazione delle imposte.
Per i percettori del reddito di cittadinanza?
Tempi celeri anche per il pagamento del bonus 150 euro per chi prende il reddito di cittadinanza. Nuclei che è bene sottolineare avranno diritto al bonus a patto di non avere alcun componente che lo percepisce individualmente. Quindi, dopo aver valutato che non ci siano persone che avrebbero diritto al bonus, l’Inps provvede a erogare l’indennità di 150 euro aggiungendola alla ricarica mensile. Da calendario tutto ciò dovrebbe avvenire con la ricarica in arrivo a novembre, ma non è da escludere che la fase di valutazione per alcuni nuclei si protragga per qualche settimana con il pagamento che quindi arriverà solamente a dicembre.L'accredito per colf, badanti e lavoratori domestici
Sempre a novembre ricevono il bonus 150 euro i lavoratori domestici, che non è pagato dal datore di lavoro bensì direttamente dall’Inps. Il bonus verrà pagato a tutti coloro che hanno già percepito del bonus 200 euro avendone fatto domanda entro il 30 settembre scorso. Non servirà, quindi, inoltrare una nuova richiesta, in quanto l’accredito avverrà in automatico nelle prossime settimane.Il beneficio per i disoccupati
Tempi più lunghi per i percettori, nel mese di novembre, di una tra Naspi, Dis-Coll e indennità di disoccupazione agricola. Per questi il pagamento avverrà in automatico. Le tempistiche di pagamento però sono più lunghe. Prima di procedere con l’accredito infatti l’Inps ha bisogno di ricevere le comunicazioni da parte dei datori di lavoro con le quali questi andranno a recuperare le somme anticipate in compensazione. Un passaggio obbligatorio per evitare che l’Inps possa procedere al pagamento del bonus due volte nei confronti della stessa persona. Per questo motivo il bonus 150 euro per i disoccupati potrebbe essere pagato a dicembre, o persino a gennaio 2023.Chi altro riceve il sussidio tra dicembre e gennaio?
Quanto detto per i disoccupati vale anche per le altre categorie che hanno diritto al bonus 150 euro, quali:- titolari di Co.Co.Co.
- dottorandi e assegnisti di ricerca;
- lavoratori stagionali;
- iscritti al fondo lavoratori dello spettacolo.
- beneficiari e beneficiarie dei bonus Covid previsti dai Decreti Sostegni e Sostegni bis;
- lavoratrici e lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali;
- incaricati alle vendite a domicilio.