Giuseppe Perticone
Giuseppe Perticone, il ginecologo suicida

Il caso della neonata morta durante il parto e del successivo suicidio del ginecologo Giuseppe Perticone si arricchisce di un nuovo elemento inquietante. L'uomo, pochi giorni prima di togliersi la vita, aveva effettuato ricerche online sul lago di Santa Giustina, il luogo in cui si ritiene sia scomparsa la ginecologa Sara Pedri. Un particolare che per gli inquirenti potrebbe avere un significato importante nella ricostruzione degli eventi.

Il ritrovamento dell’auto e l’apertura delle indagini

L'automobile di Perticone, 39 anni, è stata ritrovata nei pressi del ponte di Castellaz, proprio sopra il lago di Santa Giustina. Il legame con il caso di Sara Pedri, ginecologa scomparsa nel 2021 e la cui vicenda ha portato a un processo per maltrattamenti, è ancora tutto da chiarire. Gli investigatori stanno cercando di comprendere se ci sia un nesso tra le due storie o se si tratti solo di una tragica coincidenza.

La procura di Trento ha aperto un fascicolo sul suicidio del medico, mentre la procura di Brescia ha chiesto di poter visionare gli atti relativi all’inchiesta sulla morte della neonata. Gli inquirenti ipotizzano che tra i due eventi possa esistere un collegamento, anche se al momento non ci sono certezze.

Lo stato psicologico del medico prima della tragedia

Secondo quanto riferito da alcuni colleghi, Perticone appariva molto scosso dopo la morte della neonata. L’evento, accaduto in sala parto, lo aveva profondamente turbato. La bambina, in ipossia durante il parto, era stata trasportata d'urgenza all'ospedale di Brescia, ma è arrivata ormai priva di vita. I genitori, il 2 febbraio, hanno presentato un esposto per chiarire eventuali responsabilità mediche, portando così all'apertura di un’indagine per omicidio colposo.

Attualmente, dieci persone del personale sanitario sono indagate: tre ginecologi (tra cui Perticone), tre anestesisti, due pediatre e due ostetriche. L'autopsia sulla neonata è stata già eseguita, ma i risultati definitivi saranno disponibili solo tra 90 giorni.

Il legame tra la morte della neonata e il suicidio del ginecologo

La procura di Trento sta cercando di ricostruire le condizioni psicofisiche del medico tra il 31 gennaio e i primi giorni di febbraio. La moglie di Perticone aveva denunciato la sua scomparsa il 3 febbraio, poco prima del ritrovamento del corpo. Per il legale della famiglia della neonata, l'avvocato Giulio Soldà, se fosse confermata una connessione diretta tra la morte della bambina e il suicidio del medico, si tratterebbe di "una tragedia nella tragedia".

Le indagini proseguono per far luce su tutti gli aspetti di questa drammatica vicenda, mentre il personale sanitario coinvolto attende l’esito delle perizie per comprendere eventuali responsabilità.

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