Arizona. Da giovedì scorso non si placano le fiamme che continuano a devastare ettari ed ettari di territorio provocando danni permanenti in tutto lo Stato. Lo stato dell'Arizona è tornato nuovamente a bruciare senza sosta e lo ha fatto anche con una certa intensità e preponderanza. L'area in questione interessata è  proprio quella di Bagdad, una città mineraria circa 150km a nordovest di Phoenix che ha subito il divampare furente dalle fiamme. La città presenta una popolazione di circa 1500 persone, molte delle quali sono da sempre impegnate a lavorare nell'estrazione di rame. La causa è stata una commistione di circostanze favorevoli alla generazione spontanea di un incendio all'interno della zona. Il clima secco e le raffiche di vento degli ultimi giorni, infatti, hanno innescato un fronte di fuoco denominato Spur Fire che ha danneggiato e distrutto un totale di 15 abitazioni. Già sessanta sono gli ettari di boschi e sterpaglie che sono andati bruciati nell'incendio. E con essi molti chilometri di cavi in fibra ottica.

Evacuazioni in Arizona

A scopo precauzionale le autorità del posto hanno dovuto interrompere anche la distribuzione di energia elettrica, al fine di evitare il divampare di ulteriori incendi. Alcuni residenti della zona di Main Street, a settentrione di Bagdad, sono stati necessariamente evacuati dalle proprie abitazioni. Parallelamente, invece, le strade statali 96 e 97, principali arterie di scorrimento in zona, sono state chiuse dall'ufficio della Sceriffo della Contea di Yavapai. SI sta facendo tutto il possibile per contenere le fiamme, sebbene le condizioni climatiche e le raffiche di vento costanti siano il principale ostacolo per le operazioni di contenimento. Leggi anche Impatto violento in strada, Pasquale e Chiara sono i due fidanzati morti nell'incidente: "Salite al cielo prendendovi la mano" Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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