Michelle Causo, le parole del fidanzato Flavio: "Non mi rialzerò mai più. Mi manca come l'aria"
Flavio, il fidanzato di Michelle Causo, la 17enne assassinata a coltellate mercoledì pomeriggio a Primavalle, ha creato un nuovo profilo Instagram per ricordare la sua ragazza. I suoi post sono pieni di disperazione, ma non di odio.
"Ho perso l'appetito, il sonno, il suo sorriso. Ho perso quella persona che era sempre lì con me quando stavo male. Non mi rialzerò mai più. Mai, perché mi hanno portato via la mia vita, la persona che è stata al mio fianco per un anno e sette mesi".
Flavio, che è più grande di Michelle, soprannominata affettuosamente Misci, la giovane uccisa da O.D.S., un coetaneo ora detenuto nel centro di accoglienza minorile in via Virginia Agnelli, al Portuense, continua a ricordare: "L'hanno uccisa. Michelle non tornerà mai più. E io non ho più niente. Il primo giorno senza di te è la cosa più brutta che potesse capitarmi. Sei il mio angelo, sei bellissima. Ora però vola via in alto, lontano da questo mondo di m... che ti ha portato via da me".
Il titolo del profilo aperto da Flavio, che vive con la famiglia a Torre Spaccata, dall'altra parte della città rispetto a Primavalle, è struggente: "Michelle ti amo, mi manchi più dell'aria". L'emoticon allegato è quello di un angelo. Non c'è desiderio di vendetta nelle parole del ragazzo, definito da Michele Causo, padre della giovane, "un ragazzo d'oro, ora distrutto come tutti noi".
L'autopsia sul corpo di Michelle Causo è attualmente in corso presso l'ospedale Gemelli di Roma. Nel frattempo, l'udienza di convalida dell'arresto del killer è stata anticipata a sabato davanti al giudice per i minorenni. Il 17enne accusato di omicidio volontario aggravato comparirà di fronte al giudice. Anche se al momento non è chiaro se risponderà alle domande o deciderà di avvalersi del diritto di rimanere in silenzio.
Gli indizi contro di lui sono molto pesanti, anche se al momento manca sia il movente, forse collegato a un debito di 40 euro con la ragazza o ad altre persone vicine a lei, sia l'origine del carrello della spesa utilizzato per trasportare il corpo di Michelle fino ai cassonetti di via Stefano Borgia.
Il mistero persiste: da dove l'ha preso? Lo aveva preparato appositamente per questo scopo, suggerendo quindi un'azione premeditata, oppure l'ha trovato per caso? O ancora, come sospettano i parenti della giovane vittima, il 17enne ha potuto contare sull'aiuto di qualcuno nel tentativo goffo di sbarazzarsi del corpo alle tre del pomeriggio in una zona densamente popolata?