USA. Una ventina di deputati democratici, fra i quali Alexandra Ocasio-Cortez, e otto organizzazioni della società civile hanno chiesto al presidente degli USA, Joe Biden, di sospendere gli aiuti economici al Perù nel settore della sicurezza fino a che il governo di Lima non cesserà "il cammino di repressione" delle proteste in corso nel Paese. E inoltre non "indagherà sui crimini dei diritti umani" che sono stati commessi in questo contesto. L'appello è contenuto in una missiva inviata al Presidente e ottenuta da media americani.

Il messaggio è stato inviato al leader della Casa Bianca quando sono 57 i civili uccisi nelle manifestazioni contro l'esecutivo. Questo stando ai dati della Defensoria del pueblo del governo. Ultimo in ordine di tempo un manifestante ucciso domenica a Lima, il primo dimostrante a perdere la vita nella capitale. Le proteste sono cominciate il mese scorso dopo la destituzione e l'arresto dell'ex presidente Pedro Castillo. Questi condannato a 18 mesi di carcere per "ribellione" nei giorni successivi.

La lettera, di cui una copia è inviata anche al segretario di Stato Anthony Blinken, quello della Difesa Lloyd Austin, e all'ambasciatrice degli USA in Perù, Lisa Kenna, è spedita in concomitanza con la visita negli USA della ministra degli Esteri peruviana, Ana Cecilia Gervasi Diaz. Nella missiva si riferisce che durante la mobilitazione "le forze di sicurezza del Perù hanno risposto indiscriminatamente senza quasi nessun riguardo per i diritti umani dei manifestanti". E che "piuttosto che lavorare per ridurre le tensioni, il governo Boluarte le ha sostanzialmente aumentate. Incluso classificando i manifestanti come 'terroristi' e limitando il diritto di movimento dei cittadini". In Perù vige da settimane uno stato di emergenza.

I firmatari della lettera hanno esortato Biden a "sospendere subito gli aiuti al settore della sicurezza di Lima". Secondo dati ufficiali rilanciati dai media USA, ammonterebbe a circa 40 milioni di dollari l'anno. "Il governo degli USA può e dovrebbe fare di più", hanno quindi affermato i promotori dell'iniziativa. Fra i firmatari dell'appello anche i deputati Nanette Barragan e Raul Grijalva e l'ong Amazon Watch. Questa si dedica alla tutela dell'Amazzonia e dei diritti dei popoli nativi. (Dire)
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