Gli Usa investono in Gran Bretagna
Gli Stati Uniti investono 1,2 miliardi nel vaccino contro il coronavirus sviluppato dalla società farmaceutica britannica AstraZeneca. La scommessa su un potenziale farmaco risolutivo della pandemia è una delle tante in corso per l'amministrazione Trump, ma è la più ingente. Ed evidenzia come, se gli Stati Uniti sono parsi ritirarsi da ruoli di leadership e cooperazione politica mondiale in nome di America First, sono però oggi all'offensiva su scala internazionale – e sono passati in vantaggio sull'Europa - quando si tratta di investire nella corsa globale per assicurarsi un vaccino che dovrebbe inoculare tanto la popolazione quanto, indirettamente, l'economia dalla pandemia.
I test al via tra poche settimane
E potenzia le capacità manifatturiere dell'azienda per poter produrre almeno 300 milioni di dosi, qualora si rivelasse efficace, con le prime in consegna già da ottobre.
Gli investimenti
Tutti gli investimenti Usa nel settore
Washington, agli 1,2 miliardi per AstraZeneca, aggiunge il contratto da 483 mlioni assegnato alla società biotech americana Moderna, che ha a sua volta un potenziale vaccino in procinto di cominciare una seconda fase di test clinici. Ha investito altri 456 milioni per la produzione di un altro candidato alla lotta al coronavirus della Johnson & Johnson, per 300 milioni di dosi se i risultati saranno positivi e con le prime in arrivo agli inizi del 2021. Altri 30 milioni di dollari gli Usa li hanno destinati agli sforzi della francese Sanofi.
Gli investimenti a favore di Moderna e Sanofi sono scattati attraverso lagenzia Barda, o Biomedical Advanced Research and Development Authority division, creata nel 2006 per affrontare minacce biologiche. L'obiettivo ufficiale della strategie è di averlo entro il 2021.
Oxford e l'attesa per l'altro vaccino
AstraZenaca ha un'intesa con Oxford, che le concede in licenza la produzione del vaccino. L'azienda si è impegnata a distribuirlo senza profitto durante la pandemia. In un iniziale studio su cavie animali, il vaccino sembra aver arrestato la diffusione del virus ai polmoni delle scimmie. (Il sole 24 ore)
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