Caos in ospedale ad Agropoli, De Luca senza peli sulla lingua chiama "caproni" la platea. Il governatore, lo sceriffo della Campania sbotta davanti a tutti, a microfoni accesi, durante la presentazione dell'ospedale di Agropoli. La sua frase gela tutti: "Caproni state zitti”.
Ma andiamo per gradi e vediamo cosa è successo
C'è un vociare troppo fitto all'interno dell'aula magna dell'ospedale di Agropoli tanto da "impedire" al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a margine della presentazione del piano di riorganizzazione del presidio cilentano avvenuta stamane, di rilasciare dichiarazioni ai giornalisti.
E, allora, De Luca, senza scomporsi, come ha abituato un po' tutti durante il lock-down, veste i panni dello "sceriffo". «Potete dire a quei caproni di stare zitti?» tuona senza mezzi termini.
E' lo stile De Luca, quello che ci ha fatto sorridere durante il lockdown, ma che è riuscito anche a contenere l'emergenza, l'epidemia e a guadagnarsi sicuramente qualche voto in più, in vista delle elezioni e che diciamocelo ci ha anche fatto sorridere.
Le risate
Scappano subito le risate che nemmeno le mascherine riescono a nascondere. «Ha ammonito i suoi compagni di squadra» scherza qualcuno all'uscita dall'ospedale, commentando l'episodio.
Del resto, all'interno della sala, ci sono i suoi fedelissimi, tra amministratori locali e simpatizzanti, che evidentemente a fatica riescono a nascondere la felicità per la riapertura del pronto soccorso.
E, a pensare, che già durante il suo intervento al tavolo dei relatori, il governatore si era dovuto fermare, "contestando" un vocare fastidioso nelle retrovie dell'aula magna.
«Se gentilmente i signori mi fanno concludere l'intervento, li ringrazio» aveva, infatti, già detto in precedenza il governatore. Ma alla fine tutto bene quel che finisce bene: pronto soccorso riaperto e intervista salva!(IlMattino)
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