BIMBA SCOMPARSA A FIRENZE. La mamma di Kata, la bambina di 5 anni scomparsa a Firenze, lancia un appello disperato per il ritrovamento della figlia. Il tragico evento è avvenuto ieri nel primo pomeriggio e da allora la madre non ha avuto alcuna notizia sulla sua piccola. Le unità di soccorso e due amiche hanno trascorso la notte a cercare la bambina insieme alla madre, che non è stata mai lasciata sola neanche per un istante.

La giovane donna vive a Firenze in un hotel occupato abusivamente in via Maragliano, insieme alla bambina scomparsa e ad un altro figlio. La situazione della famiglia rende l'accaduto ancora più preoccupante. La madre ha deciso di diffondere un appello affinché il pubblico dia il proprio contributo nelle ricerche.

Bimba scomparsa a Firenze, l'appello della mamma di Kata

"Chiedo il vostro aiuto per trovare mia figlia in ogni modo possibile. Sono trascorse troppe ore e non so nulla", ha dichiarato la mamma di Kata, visibilmente angosciata. "Sono tornata dal lavoro e la bambina non c'era", ha aggiunto la donna, mentre si trovava davanti alla struttura dell'hotel.

La madre, durante un'intervista ai cronisti, ha fatto riferimento ad un recente litigio con una famiglia residente al terzo piano dello stesso edificio, a causa dei rumori eccessivi. Inoltre, ha menzionato un episodio di aggressione avvenuto nello stesso stabile, in cui suo fratello è stato erroneamente accusato tra gli occupanti, nonostante fosse innocente.

Il contesto in cui si è verificata la scomparsa della bambina potrebbe avere delle implicazioni significative per le indagini in corso. La madre, rivolgendo un appello accorato al pubblico, spera che queste informazioni possano contribuire alla ricerca di sua figlia. Le autorità locali stanno lavorando senza sosta per risolvere questo caso e riportare la piccola sana e salva tra le braccia della sua famiglia ansiosa.

[sv slug="seguici"]

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Acquazzone improvviso in Campania, scatta l'allerta: strade allagate e caos ovunque. Le zone a rischio