San Gennaro, quando la tradizione fa storia. Napoli in festa: la città si ferma per onorare il Santo Patrono: grande attesa per il miracolo
Il 19 settembre, Napoli è in fermento mentre celebra il suo Santo Patrono, San Gennaro. In questa giornata speciale, i fedeli attendono con ansia il "miracolo del sangue". Si crede che il sangue del Santo, conservato in due ampolle all'interno di una teca nella Cappella del Tesoro del Duomo, possa liquefarsi, un evento ritenuto miracoloso dai napoletani.
Questo evento straordinario si verifica tre volte l'anno: il sabato prima della prima domenica di maggio, nei successivi otto giorni, in ricordo delle due traslazioni delle reliquie di San Gennaro; il 19 settembre, in occasione del ricordo della sua decapitazione; e il 16 dicembre, per commemorare il patrocinio di San Gennaro durante l'eruzione del Vesuvio del 1631, quando il sangue si liquefò e il magma si fermò miracolosamente, evitando di devastare la città. Durante queste date, i napoletani attendono con fervore che il sangue di San Gennaro si liquefaccia, e la mancata liquefazione o il ritardo sono considerati presagi di eventi drammatici.
San Gennaro - Il Programma della Festa
I riti solenni per la festa di San Gennaro hanno preso il via il 18 settembre. Quest'anno, l'olio utilizzato è stato donato dai donatori di sangue, organizzati dall'Asl Napoli 1, diretta da Ciro Verdoliva.
Oggi, il 19 settembre, la giornata inizia alle 9:45 quando l'Arcivescovo Domenico Battaglia, insieme all'Abate monsignor Vincenzo de Gregorio e al Sindaco Gaetano Manfredi, aprirà la cassaforte che custodisce le ampolle contenenti il Sangue di San Gennaro. Queste ampolle saranno poi portate al Tronetto, portato a spalla dai seminaristi fino all'altare maggiore della Cattedrale, dove alle 10 inizia la solenne celebrazione eucaristica.
Durante la messa, se si verificherà il miracolo della liquefazione del Sangue, verrà annunciato ai presenti. Alla fine della celebrazione, l'Arcivescovo si sposterà nella navata centrale per esporre le ampolle con il Sangue ai fedeli e alla città.
Dopo la festa del 19 settembre, fino al 26 settembre, si terrà l'Ottavario di ringraziamento. Ogni giorno alle 9:00 si celebrerà la Santa Messa nella Cappella del Tesoro, presieduta da un Prelato. Al termine, l'ampolla contenente il Sangue sarà posta sull'altare maggiore, dove i fedeli potranno venerarla fino alle 12:30. Le preghiere e la venerazione riprenderanno nel pomeriggio, dalle 16:30 alle 18:30, culminando con la celebrazione della Santa Messa.
La Storia
La storia di San Gennaro risale al III secolo d.C. Nato a Napoli, fu eletto vescovo di Benevento ma subì la persecuzione di Diocleziano a causa della sua fede cristiana e venne martirizzato a Pozzuoli, nei pressi della Solfatara, il 19 settembre del 305. Durante il suo martirio, si narra che una nobildonna di nome Eusebia raccolse il suo sangue e lo conservò gelosamente in due ampolle.
Dopo l'editto di Costantino, le ossa del santo furono trasferite da Pozzuoli a Napoli da un vescovo della città. Durante il trasferimento, Eusebia donò al vescovo le due ampolle contenenti il sangue del martire. Da quel momento, il culto di San Gennaro iniziò a diffondersi rapidamente, e la tomba del santo divenne meta di pellegrinaggi a causa dei numerosi prodigi che gli venivano attribuiti.
San Gennaro divenne il patrono principale di Napoli e fu invocato durante terremoti, eruzioni vulcaniche e altre situazioni di pericolo. Le sue reliquie furono traslate in diverse occasioni, ma alla fine tornarono al Duomo di Napoli, dove oggi sono custodite con grande devozione.