MASTERCHEF. Scoppia il caso a Masterchef o meglio la super polemica che in questi giorni sta spopolando sui social. Se da una lato c'è chi appoggia lo chef stellare Barbieri perchè anche l'occhio vuole la sua parte; dall'altro c'è chi elogia l'imprenditrice Silvia Zummo per la risposta epica e per l'incarnare una donna "comune, semplice”.

Ma vediamo cosa è successo nel corso della settima puntata. La concorrente casertana è costretta a lasciare il grembiule e a tornare a casa.

A quanto pare, il suo "pasticcio di fegato" è davvero un "pasticcio". Infatti allo Skill Test non convince i giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli. E fin qui tutto regolare, il punto è che non solo il piatto non è piaciuto. E qui entra in cattedra Barbieri che sicuramente non è incline a volte alla buone maniere o all'essere docile quando si tratta di esprimere la propria opinione.

Così ci va giù pesante denunciando anche il grembiule macchiato e i capelli non raccolti e ne nasce una vera e propria discussione, causa poi dell'addio di Silvia a MasterChef.

I Fatti

Mentre Silvia sta cucinando Barbieri le confida di averla sognata e lei risponde 'Ma che bello', solo che poi dalle belle parole si arriva allo scontro nel momento in cui la casertana si presenta al banco dei giudici.

Masterchef - Barbieri sbotta:

"Sembra che hai fatto un combattimento: sporca, con i capelli giù... non ti sei mai presentata così davanti a me. Anche perché hai un bellissimo viso, e con i capelli raccolti stai molto, ma molto, ma molto meglio".

Silvia accusa il colpo e prova a dare però da fare cercando di riprodurre un piatto di Jeremy Chan, purtroppo lo zabaione risulta crudo e in pratica la casertana si auto-elimina sfilandosi il grembiule e sbottando a sua volta contro i giudici prima di salutare: «Ritengo ci dovesse essere un giudizio bilaterale sia per l'impiattamento che per la tecnica e con me non c'è stato».

[sv slug="seguici"]

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Scuola, Manfredi: "Il problema è dare stipendi dignitosi a tutti”