SECONDIGLIANO. "Questa mattina il personale di polizia penitenziaria del carcere di Secondigliano a Napoli ha rinvenuto e sequestrato 3 microtelefoni cellulari ed un modello smartphone abilmente occultati in spazi comuni dai detenuti nel reparto ad alta sicurezza".

E' quanto dichiara Tiziana Guacci, segretaria del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe) Campania.

E ancora aggiunge:

"Alle donne e agli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria vanno dunque i complimenti e il ringraziamento del Sappe", ha concluso la sindacalista.

Secondigliano - La guerra per contrastare la detenzione

"È in atto una guerra continua per contrastare la detenzione, l'uso e la diffusione di telefoni cellulari e droga in carcere che vede quotidianamente impegnati gli uomini e le donne della polizia penitenziaria nelle carceri campane e italiane".

Lo ha denunciato già da diverso tempo Donato Capece, segretario generale Sappe - Lo Stato deve darci tutti gli strumenti operativi e legislativi per lavorare al meglio e garantire la sicurezza nel complesso e difficile contesto delle carceri della Nazione".

Secondigliano - Capece e Guacci

Tornano a chiedere al ministero della Giustizia di predisporre opportuni provvedimenti "Perché la Polizia penitenziaria non sia lasciata sola nel contrasto all'illegalità tra le sbarre, attraverso la predisposizione di strumenti adeguati e potenziamento degli organici".

Da Secondigliano al carcere di Poggioreale

Un dramma assurdo che ha sconvolto una famiglia e distrutto un'intera comunità. Aveva 30 anni, si chiamava Francesco Terracciano ed era papà di due gemelli nati appena sette mesi fa.

I fatti a Poggioreale

Un giovane papà detenuto si è tolto la vita nella casa circondariale di Poggioreale a Napoli. Una strage senza fine quella che sta investendo le carceri italiane. Come riporta il Riformista è, infatti il suicidio numero 81 registrato nel 2022 in tutte le carceri italiane. Tra suicidi e decessi sono circa 195 le vittime totali di quest'anno.

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