Cecilia Sala, l’Italia chiede il rilascio immediato alla diplomazia iraniana
La giornalista racconta le dure condizioni di detenzione, mentre il Governo italiano intensifica gli sforzi per la sua liberazione
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha disposto la convocazione urgente dell'ambasciatore iraniano a Roma, Mohammad Reza Sabouri, per discutere del caso della giornalista italiana Cecilia Sala, detenuta in Iran. L’obiettivo è ottenere garanzie sulle sue condizioni di detenzione e richiedere il rilascio immediato.
Le telefonate di Cecilia Sala: il racconto choc
Ieri, Cecilia Sala ha potuto effettuare tre telefonate, rispettivamente alla madre, al padre e al compagno Daniele Raineri. Le parole della giornalista hanno dipinto un quadro di estremo disagio: «Dormo per terra al freddo, mi hanno tolto anche gli occhiali. Fate presto». Ha inoltre riferito di non aver ricevuto alcun pacco con beni di prima necessità inviato dall’ambasciata italiana, contrariamente a quanto dichiarato dalle autorità iraniane.
Vertice a Palazzo Chigi: il Governo al lavoro per la liberazione
Oggi pomeriggio, a Palazzo Chigi, si terrà un vertice straordinario presieduto dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con la partecipazione dei ministri Antonio Tajani (Esteri), Carlo Nordio (Giustizia), del Sottosegretario Alfredo Mantovano e dei rappresentanti dei Servizi di intelligence. Tra le ipotesi discusse, vi sarebbe anche un possibile coinvolgimento delle opposizioni per presentare un fronte unito nella gestione diplomatica della crisi.
Le reazioni internazionali
Anche a livello internazionale cresce la pressione sull’Iran. Gli Stati Uniti hanno chiesto il rilascio immediato e incondizionato di tutti i detenuti utilizzati come leva politica. Il caso di Cecilia Sala rischia di diventare un nuovo punto di attrito tra Teheran e l’Occidente.
Una situazione delicata
Il caso della giornalista italiana richiama l’attenzione sul valore della libertà di stampa e sulle difficoltà affrontate dai reporter nei contesti di crisi internazionale. In attesa degli esiti del vertice a Palazzo Chigi, la comunità internazionale e l’opinione pubblica italiana continuano a seguire con apprensione l’evolversi della situazione.