Con il mese di luglio, si aprono per la quinta volta, dall’inizio di quest’anno, le finestre di pagamento dell’Assegno Unico e universale, a sostegno delle famiglie. L’INPS eroga la misura a partire dal 1° marzo 2022, destinata ai figli a carico fino al raggiungimento del 21° anno di età e ai figli disabili senza limiti di età. Il contributo, onnicomprensivo, sostiene mensilmente le spese che comporta ciascun minorenne. L’Assegno Unico raggiunge i nuclei familiari che sin dal varo ne hanno presentato la domanda in quanto almeno, al loro interno, almeno un genitore è impegnato in attività da lavoro dipendente. Esso si traduce dunque in un contributo mensile per ciascun figlio a carico di importo variabile, da famiglia a famiglia: quest’ultimo è stabilito dalla dichiarazione ISEE cui il nucleo è impegnato a comunicare.

Assegno unico agosto, cosa causerà il blocco delle erogazioni

L’Assegno Unico e universale è subentrato dal 2022 in sostituzione dei vecchi bonus, sconti e agevolazioni che sono rimasti in essere fino al 31 dicembre 2021. Oggigiorno sono stati accorpati nella nuova misura economica, includendo le famiglie secondo criteri nuovi; i precedenti contributi venivano infatti elargiti sulla scorta della composizione familiare; l’accesso all’AUU comporta, come detto, la comunicazione ISEE del reddito di famiglia, nonché il complessivo aspetto patrimoniale.  Pertanto, dallo scorso marzo, tutte le famiglie ne hanno potuto far richiesta, ricevendo un assegno congruo alla portata finanziaria del nucleo: infatti, le famiglie in possesso di un reddito inferiore a 40.000 euro hanno potuto ottenere per ciascun figlio fino a 175 euro mensile (più eventuali maggiorazioni per redditi particolarmente bassi); per i redditi pari o superiori a 40.000 euro, oppure in assenza di ISEE, l’AUU equivale a 50 euro fissi al mese. Specialmente per i redditi più inferiori, tale sussidio non preclude la possibilità di accedere ad altre forme di sostegno, quali il Reddito di Cittadinanza. Anzi, il beneficio contestuale consente di ricevere la mensilità dell’assegno direttamente come accredito alla carta ricaricabile RdC, sebbene le somme vengano versate non cumulativamente, ma con uno scarto di circa quindici giorni. Un problema serio che può sorgere è il blocco di prassi delle erogazioni del Reddito dopo 18 mesi; prima del rinnovo automatico, deve passare un mese di stop prima di riattivare gli accredito. Pertanto, in questo circostanza il danno risultarebbe doppio, in quanto il fermo del Reddito blocca anche il pagamento mensile dell’AUU. In questo caso, bisogna lasciare che il RdC sia di nuovo attivo per poi ottenere le cifre pregresse, automaticamente e singolarmente, ogni volta che l’INPS avvia i pagamenti. Di fronte all’imminente blocco di agosto, il contribuente deve attendere la ripresa delle tranche del RdC a settembre. Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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