De Luca affonda il Pd: "E' un pollaio pieno di imbecilli. Io ho preso il triplo dei voti della Schelin"
Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ha preso la parola alla Festa dell'Unità del Partito Democratico di Napoli, esprimendo chiaramente la sua insoddisfazione riguardo a vari aspetti della politica italiana.
Ha iniziato affermando che il problema principale non è quanti mandati politici uno detiene, ma piuttosto la qualità delle persone al potere. Ha sottolineato la sua indipendenza e libertà decisionale, affermando di agire in base alle sue convinzioni senza essere influenzato da correnti o da chiunque altro.
De Luca
Ha criticato duramente il Partito Democratico, definendolo "un pollaio". Sostenendo poi che il numero di mandati non è il problema principale e ha fatto notare che anche un singolo mandato può essere eccessivo se chi lo detiene è incompetente. Ha anche sollevato interrogativi sulla democrazia, chiedendo perché le decisioni dovrebbero essere prese da chi non ha nemmeno il voto della madre.
L'opposizione all'interno del Partito Democratico non è stata risparmiata dalle sue critiche. Ha avvertito che se l'alternativa proposta non è credibile, la leader dell'estrema destra, Giorgia Meloni, avrà vita facile e reggerà per cinque anni.
Inoltre, ha respinto l'idea del cosiddetto "campo largo", considerandola oscena, e ha evidenziato che il Partito Democratico è assente su diverse questioni di attualità, tra cui la sanità e i fondi di sviluppo e coesione bloccati.
Iniziative di carattere nazionale
De Luca ha annunciato la sua intenzione di organizzare iniziative di carattere nazionale per promuovere una nuova visione del partito, ma ha specificato che non ha l'intenzione di creare una nuova corrente o di lasciare il partito.
Infine, ha criticato con forza alcuni membri del Partito Democratico, definendoli imbecilli e accusandoli di maleducazione. Ha dichiarato che non è interessato alla pubblicità e ha sottolineato la sua mancanza di sostegno da parte del partito. Ha concluso affermando che è necessario raggiungere la "cafoneria zero" e offrire un'alternativa credibile per il governo dell'Italia, ribadendo la necessità di costruire le condizioni per essere un'alternativa reale come Partito Democratico.