Nocera Inferiore, nuovo caso di "West Nile": paziente ricoverato in rianimazione
Un nuovo caso di West Nile, febbre del Nilo è stato segnalato nel salernitano, precisamente presso l’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore.
Il paziente, un uomo di 81 anni, è stato ricoverato il 2 settembre a seguito di una diagnosi iniziale di encefalite di origine incerta. Dopo vari accertamenti, i medici hanno riscontrato la presenza di anticorpi associati al virus West Nile, comunemente conosciuto come "febbre del Nilo".
Le condizioni dell’uomo sono giudicate critiche e attualmente si trova in terapia intensiva, nel reparto di rianimazione, sottoposto a isolamento come misura di sicurezza per evitare la diffusione dell'infezione. Sebbene la febbre del Nilo non si trasmetta per via aerea, il paziente è stato isolato in conformità con la profilassi sanitaria prevista per emergenze di questo tipo.
Che cos'è la febbre del Nilo
La febbre del Nilo è una malattia virale che si diffonde principalmente attraverso la puntura di zanzare infette, che fungono da vettori del virus, trasmettendolo all'uomo tramite il sangue. Il virus West Nile è endemico in molte parti del mondo, e i casi si manifestano soprattutto nei periodi più caldi, quando la proliferazione delle zanzare è maggiore. La malattia può rimanere asintomatica nella maggior parte delle persone, ma in soggetti fragili, come gli anziani o chi ha un sistema immunitario compromesso, può causare gravi complicazioni, tra cui encefalite o meningite.
Nel caso dell'anziano di Nocera Inferiore, i sintomi di encefalite sono stati il primo segnale d'allarme per i medici, i quali hanno poi proceduto con test approfonditi per individuare la presenza degli anticorpi del virus West Nile.
Indagini in corso
Attualmente, l’equipe medica dell’ospedale di Nocera Inferiore sta lavorando a stretto contatto con gli specialisti del reparto malattie infettive del Cotugno di Napoli, un centro di riferimento regionale per le malattie infettive. Le indagini in corso mirano a determinare se l’infezione sia recente o se gli anticorpi riscontrati siano memoria di un'infezione passata. Questo aspetto è cruciale per capire l'evoluzione della malattia nel paziente e stabilire il corretto trattamento terapeutico.
L'identificazione dell'origine dell’infezione è altrettanto importante per comprendere se il virus West Nile sia stato contratto localmente o se possa esserci stata un'esposizione pregressa in un'altra area geografica. Le autorità sanitarie locali monitorano attentamente la situazione per valutare eventuali ulteriori casi nella zona e prevenire la diffusione del virus.
La diffusione della febbre del Nilo
Negli ultimi anni, l’Italia ha visto un aumento dei casi di febbre del Nilo, con focolai che si sviluppano principalmente in regioni del Nord, come il Veneto e l'Emilia-Romagna, ma non sono mancati episodi in altre parti del paese, inclusa la Campania. Le autorità sanitarie raccomandano alla popolazione di prendere precauzioni, come evitare le punture di zanzare utilizzando repellenti e indossando abiti che coprano braccia e gambe nelle aree a rischio.
Il caso dell'uomo di 81 anni ricoverato a Nocera Inferiore rappresenta un nuovo episodio di febbre del Nilo in Campania, e le sue condizioni restano gravi. Le indagini per determinare se l’infezione sia recente o meno sono ancora in corso, mentre i medici lavorano per fornire il miglior supporto al paziente.
Le autorità sanitarie continuano a monitorare attentamente la situazione per prevenire ulteriori contagi, invitando la popolazione a prendere le necessarie precauzioni contro le punture di zanzara.