Bambina ospedale
Bimbo di due anni perde la vita in ospedale

Una tragedia immane ha sconvolto Reggio Calabria e, in particolare, il Grande Ospedale Metropolitano (GOM): nella giornata di lunedì 27 gennaio 2025, Giuseppe Barcaiolo, un bambino di soli 2 anni, è deceduto a causa di una rarissima encefalite virale necrotizzante fulminante. Il piccolo viveva con la sua famiglia nella frazione di Croce Valanidi e la notizia ha scosso profondamente la comunità locale e gli ambienti sanitari del GOM.

Cosa è accaduto

Giuseppe è stato portato d’urgenza al pronto soccorso dai suoi genitori nella stessa giornata di lunedì, dopo che aveva iniziato a mostrare sintomi simili a quelli di una comune influenza il giorno precedente. Tuttavia, appena giunto in ospedale, le sue condizioni sono apparse subito gravissime: febbre altissima e altri sintomi preoccupanti hanno messo in allarme i medici.

Il piccolo è stato immediatamente preso in carico dal reparto di Pediatria, dove è stato sottoposto a una serie di analisi per identificare la causa del peggioramento. La diagnosi, estremamente rara e complessa, è arrivata in breve tempo: encefalite virale necrotizzante fulminante, probabilmente associata al virus influenzale H1N1. Nonostante il rapido intervento e l'attivazione dei rianimatori, Giuseppe è deceduto nel giro di appena sei ore dal suo arrivo in ospedale.

Una malattia rarissima e spietata

L’encefalite virale necrotizzante fulminante è una patologia estremamente rara e letale. In letteratura scientifica sono pochissimi i casi documentati, tutti con esito fatale. Si tratta di una condizione che provoca una reazione immunologica gravissima, con necrosi cerebrale irreversibile in pochissime ore.

I medici del GOM hanno fatto tutto il possibile per salvare il piccolo Giuseppe, mobilitando un grande dispiegamento di risorse e sforzi, ma la malattia non ha lasciato scampo.

Dolore e sgomento al GOM e nella comunità

Il personale medico e infermieristico del GOM è profondamente scosso dalla tragedia. Nonostante siano abituati a fronteggiare situazioni drammatiche, la morte di Giuseppe ha lasciato un segno indelebile, sia per l’età del piccolo sia per l’impotenza di fronte a una patologia così rara e devastante.

La comunità di Croce Valanidi si stringe attorno alla famiglia Barcaiolo in questo momento di immenso dolore, mentre l’ospedale riflette sull’imprevedibilità e la spietatezza di alcune malattie che, purtroppo, nonostante gli sforzi della medicina, si rivelano impossibili da contrastare.

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