Veronica Sposito
Veronica Sposito, l’insegnante accusata di violenze

Una professoressa di sostegno di 37 anni, Veronica Sposito, è stata arrestata il 14 gennaio 2025 dai carabinieri di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, con l'accusa di abusi sessuali su minori, induzione a compiere atti sessuali e corruzione di minorenni. La docente è accusata di aver sfruttato il suo ruolo di insegnante per commettere atti di violenza su sette studenti di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, all'interno di una scuola secondaria di Castellammare di Stabia. 

L'uso di una "saletta" come luogo di abuso 

Secondo le indagini, la professoressa avrebbe utilizzato una stanza, soprannominata dai ragazzi "la saletta", come luogo per esercitare abusi sessuali. In questa stanza, la docente avrebbe mostrato video pornografici ai minori, coinvolgendoli in conversazioni con contenuti sessuali espliciti. Inoltre, in alcune occasioni, i ragazzi sarebbero stati costretti a compiere atti sessuali. Un episodio in particolare ha visto uno degli alunni avere un rapporto sessuale con la docente, il che ha portato alla scoperta della vicenda. 

Le indagini e la scoperta del materiale compromettente 

La vicenda è emersa dopo che uno degli alunni coinvolti è stato sospeso dalla scuola, spingendo lui e gli altri ragazzi a confidarsi con i genitori. I ragazzi hanno mostrato ai genitori messaggi compromettenti scambiati via Instagram e WhatsApp con la docente. Successivamente, durante le indagini, i carabinieri hanno sequestrato il cellulare della docente, trovando materiali pornografici compatibili con le descrizioni fatte dalle vittime, tra cui immagini e video simili a quelli mostrati nella "saletta". 

Le accuse e la difesa della professoressa 

La docente, che si trova attualmente in carcere a Benevento, ha negato tutte le accuse, dichiarando che le prove a suo carico sarebbero state create tramite intelligenza artificiale per incastrarla. Tuttavia, gli inquirenti ritengono che l'impianto accusatorio sia solido e che le evidenze raccolte confermino le accuse. Il caso ha scosso la comunità scolastica e le famiglie degli studenti coinvolti. 

Le reazioni della scuola e dei genitori 

L'arresto della professoressa è stato preceduto da un episodio di violenza avvenuto a novembre 2023, quando un gruppo di genitori ha aggredito la docente e suo padre, accusandola di non aver preso provvedimenti adeguati riguardo a sospetti abusi. La scuola è stata criticata per non aver agito tempestivamente di fronte alle segnalazioni dei genitori, che avevano portato alla luce le conversazioni inappropriate tra la docente e gli alunni. Nonostante il ritardo nelle indagini, la scoperta del materiale compromettente ha portato finalmente all'arresto della docente. ### Le testimonianze delle vittime e dei genitori Le testimonianze delle vittime, ascoltate in audizioni protette, hanno rivelato il clima di minacce psicologiche e intimidazioni a cui i ragazzi sono stati sottoposti. Alcuni di loro avevano confidato ad altri insegnanti i dettagli degli abusi, ma la docente avrebbe reagito con minacce di morte e di denuncia. Le famiglie degli studenti coinvolti, ora soddisfatte per l'arresto della professoressa, hanno chiesto giustizia e si sono espresse contro chi non ha creduto alle loro accuse iniziali. 

Riflessioni sul caso 

Il caso della professoressa arrestata per abusi sessuali su minori continua a far discutere, e le indagini sono ancora in corso. La vicenda ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza all'interno delle scuole e sull'importanza di adottare misure preventive per proteggere i minori da eventuali abusi. Il sindaco di Castellammare di Stabia ha espresso il suo sgomento per l'accaduto e ha assicurato che le indagini proseguiranno con il massimo impegno per garantire che giustizia sia fatta.

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