Lieve scossa di terremoto in Campania, le ultime notizie
Alle 16:43 e' stata segnalata una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 a una profondita' di 14.4 chilometri con epicentro nel territorio del comune di Ceppaloni, in provincia di Benevento. Lo si apprende dall'aggiornamento in tempo reale fornito dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. La scossa e' stata preceduta da una di magnitudo piu' bassa, 2,1, alle ore 14:39 a una profondita' di 10 chilometri. (Dire)
Le altre notizie in Campania: Ristoranti e pizzerie non lavorano. Pochi clienti, anche a pranzo
Verso ora di pranzo in ristoranti e pizzerie a Napoli non c’e’ la folla di sempre. Sono giorni che nei locali arrivano pochi clienti per mangiare a pranzo, gia’ da prima delle misure restrittive che impongono, per il contenimento dell’epidemia, la chiusura al pubblico alle 18, lasciando la possibilita’ dell’asporto e della consegna a domicilio.
Napoli da ieri sera e’ zona gialla, le nuove disposizioni scatteranno da domani. Ma, al netto di ordinanze regionali piu’ restrittive, le regole da seguire sono piu’ o meno le stesse. E in tanti sono sorpresi della decisione del Governo di inserire la Campania nella zona gialla. Come annunciato, lo storico Caffe’ Gambrinus oggi non ha aperto.
Per il momento, nonostante Napoli e la Campania siano zona gialla, la proprieta’ del locale di PIazza Trieste e Trento, scelto negli anni da molti Presidenti della Repubblica come tappa quando erano in visita in citta’, non aprira’. Sara’ possibile, pero’, comprare online i prodotti di pasticceria.
“Il locale e’ grande e le spese sono tante, con l’aumento dei contagi – dice Massimiliano Rosati, tra i titolari del bar – la gente non entra e non si siede ai tavolini, nonostante lo stesso prezzo al banco e al tavolo”.
Le parole dei ristoratori
“Se arriviamo a 10 coperti a ora di pranzo ci riteniamo fortunati – spiega Luigi, cameriere che lavora in una trattoria nei Quartieri spagnoli – La gente ha paura, quando vengono chiedono i tavoli all’aperto e accettano di rimanere solo se i tavoli intorno sono vuoti. Con il metro in mano abbiamo distanziato tutto, ma per la paura che hanno non e’ servito a niente”.Non aiuta nemmeno l’incertezza legata a Dpcm e ordinanze regionali.
“Ho smesso di comprare alimenti, ho detto ai miei fornitori che era inutile e cosi’ ho il frigo vuoto – racconta Enzo, titolare di una pizzeria – Ero convinto che sarebbe arrivato il lockdown per la Campania, perche’ avrei dovuto spendere soldi per alimenti che sarebbero andati a male? Ora mi ritrovo nell’impossibilita’ di lavorare almeno fino a lunedi’, quando arriveranno le nuove consegne”. La possibilita’ dell’asporto e della consegna a domicilio se da un lato rappresenta una possibilita’ di introiti per ristoranti e pizzerie, per i bar, dall’altro, non e’ d’aiuto. “Nessuno chiama un caffe’ a domicilio ne’ – sottolinea Imma che lavora in un bar di via Duomo – Alle 18, il titolare chiude al pubblico, noi mettiamo in ordine e poi andiamo via.
Non so quanto potremo ancora andare avanti cosi'”. “Dire che la gente ha paura e’ poco, le persone sono terrorizzate – sostiene Marco Sommella, titolare del bar Dolce Amaro Caffe’, in via Duomo – E’ aumentata la richiesta di caffe’ in bicchierini monouso, ma gli ingressi dei clienti per fare colazione o prendere una consumazione sono calati in maniera vertiginosa. Ci restano i clienti abituali, ma quelli delle passeggiate e i turisti sono spariti del tutto”. (ANSA)
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