De Luca apre la strada ai campani: "Farò la vaccinazione senza nessuna esitazione. Ma è chiaro che dovremmo arrivare a milioni di nostri concittadini vaccinati se vogliamo avere un risultato importante".
Lo afferma il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, commentando al suo arrivo all'ospedale Cotugno, il via al Vaccine Day. "Bisogna non abbassare la guardia - prosegue De Luca -.
Se oggi abbiamo questi risultati in Campania non è per grazia divina, ma perché abbiamo fatto scelte importanti sul medio periodo, che hanno avuto una ricaduta importante".
"Si parte oggi in maniera simbolica. Non è l'inizio della vaccinazione di massa, cioè quello che dobbiamo fare nelle prossime settimane. I vaccini sono arrivati in tempo, avevamo avuto qualche preoccupazione per l'arrivo in tempo utile".
E ancora aggiunge
"Tre sono state in particolare le scelte che hanno portato risultati nella nostra regione" spiega il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, commentando il via al v-day, dall'ospedale Cotugno di Napoli.
"Abbiamo fatto, unica regione d'Italia, filtro dei rientri dalle ferie in Campania; abbiamo chiuso le scuole un mese prima, che in altre zone d'Italia, questo forse l'elemento più rilevante; preso misure restrittive, che hanno causato qualche mal di pancia, ma insieme con le altre scelte prese, ci hanno consentito di contenere il contagio.
Oggi dobbiamo essere attenti in Campania più che in altre Regioni d'Italia, per la densità abitativa e la congestione delle aree urbane che abbiamo in interi territori della Regione. Se continueremo ad essere rigorosi, senza angosce, ci avvieremo lentamente alla fuoriuscita dall'epidemia".
"Avevamo qualche preoccupazione - ammette - ma devo dire che il programma e' stato rispettato in maniera cronometrica. Mi piacerebbe che arrivasse ancora una volta a tutta l'Italia un'altra immagine della Campania, che lavora alla tedesca e che rispetta gli orari e le scadenze".
E ancora aggiunge
Al di la' della giornata odierna, che "e' stata un'esagerazione" dal punto di vista mediatico, ma serviva per "dare all'Italia un segnale di speranza", De Luca guarda gia' oltre.
"Stiamo attenti - avverte - perche' va bene un segnale di speranza, ma poi bisognera' fare un'operazione di vaccinazione di massa che dovra' durare mesi e dovremo dare innanzitutto sicurezza ai cittadini, a cominciare da chi vi parla, che fara' ovviamente la vaccinazione senza esitazioni. Dovremo arrivare a milioni di cittadini vaccinati se vorremo avere un risultato importante".
De Luca
Conferma quindi l'esercitazione in programma per il 12 gennaio nelle strutture della Campania individuate come punti di stoccaggio, per "verificare la funzionalita' della nostra organizzazione".
"In queste settimane - assicura - abbiamo lavorato per mettere a punto una macchina estremamente efficiente, perche' la vaccinazione anti-Covid non e' un'operazione banale come quella antinfluenzale. Richiede una serie di accortezze, tempi piu' lunghi, quindi ci siamo preparati per tempo".
De Luca rimarca inoltre la situazione epidemiologica della Campania, che e' "di forte tenuta. Registriamo la discesa di occupazione delle terapie intensive sotto le 100 unita', siamo a 98 ricoveri.
Da molte settimane non registriamo ricoveri in terapia intensiva, quindi come avevamo anticipato la Campania, se Dio vuole, uscira' prima e meglio di altri territori da questa epidemia".
Infine, l'invito a "non abbassare la guardia", rivolto ai cittadini
Ai quali attribuisce comunque un voto molto alto per come hanno risposto in questi mesi di epidemia: "Pensate che sia stato semplice mantenere la Campania nella situazione che abbiamo oggi e con la congestione urbana che abbiamo e con qualche vecchia abitudine alla 'scapigliatura', al non eccessivo senso civico? - ragiona - In queste condizioni difficili la Campania ha retto, dunque merito in primo luogo ai nostri concittadini che hanno meritato un 9.
Il punto che manca - annota - e' legato a quegli imbecilli che a Ercolano hanno fatto la sceneggiata notturna e a qualche altro che ha pensato di fare iniziative francamente incomprensibili.
Siamo tutti quanti in una situazione di sofferenza, cio' che mi manca di piu' e' non poter abbracciare le mie nipotine, come capita a tanti genitori e nonni. E' una cosa che per qualche verso ci disumanizza, ma dobbiamo capire che c'e' una priorita'".
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