"Emanuele strappato alla vita dalla violenza criminale”: le parole di don Mimmo Battaglia
L'appello alla comunità dell'arcivescovo: "I ragazzi devono poter vedere un futuro migliore“
L’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, esprime il suo profondo dolore per la tragica morte di Emanuele Tufano, un ragazzo di soli quindici anni, vittima della violenza criminale che affligge la città.
In una dichiarazione commovente, don Battaglia ha sottolineato l'importanza di una reazione collettiva contro questa spirale di violenza che continua a strappare vite giovani e promettenti.
“È con profondo dolore che apprendo dell’ennesima tragedia che ha colpito la nostra città: la morte di un giovane, appena quindicenne, strappato alla vita dalla violenza criminale. Il mio cuore si stringe attorno alla sua famiglia e a tutta la comunità che oggi piange un’altra vita spezzata”, ha dichiarato don Battaglia, evidenziando come ogni giovane ucciso rappresenti una perdita non solo per la famiglia, ma per l'intera comunità e il futuro della città.
La necessità di un cambiamento
Don Mimmo ha fatto un appello urgente affinché si agisca per prevenire simili tragedie, esprimendo il bisogno di un cambiamento di passo in termini di educazione e prevenzione.
“Prevenzione ed educazione devono essere al centro delle nostre azioni. Le istituzioni, le famiglie, le scuole, le parrocchie, tutti noi siamo chiamati a costruire una rete educativa solida, capace di offrire ai nostri ragazzi un’alternativa alla strada e alla criminalità”, ha affermato.
La sua richiesta si rivolge in particolare alle famiglie più fragili, sottolineando l'importanza di dare ai giovani la possibilità di un futuro migliore, lontano dalla violenza e dalle armi.
La sicurezza del territorio
Oltre all'educazione, l'arcivescovo ha enfatizzato l’importanza della sicurezza e del controllo del territorio. “Napoli non può essere ostaggio della criminalità e del commercio d’armi. Le nostre periferie, troppo spesso abbandonate a sé stesse, devono essere protette”, ha affermato. Don Battaglia ha chiesto un intervento deciso da parte delle autorità competenti per fermare il traffico di armi e garantire una presenza costante e visibile delle forze dell’ordine, specialmente nei quartieri più a rischio.
La speranza per un futuro diverso
“Non possiamo arrenderci a questa spirale di violenza e morte. Napoli ha una storia grande, fatta di bellezza, cultura e solidarietà, ma tutto questo sembra allontanarsi ogni volta che perdiamo un giovane”, ha aggiunto.
Concludendo il suo intervento, don Mimmo ha invitato la comunità a unirsi per salvare la città e i suoi giovani.
“Preghiamo per questo giovane e per la sua famiglia, ma preghiamo anche per Napoli, affinché possa trovare la forza di rialzarsi e diventare un luogo dove la vita venga rispettata, protetta e valorizzata”.