Ha un malore, il soccorritore Massimo Calò muore all'improvviso a 50 anni
I soccorritori del 118 di Taranto piangono la perdita di un collega devoto, stroncato da un infarto a soli 50 anni
La notte scorsa ha segnato un momento di profondo dolore per la comunità del 118 di Taranto, con la prematura scomparsa di Massimo Calò, autista soccorritore di soli 50 anni. Originario della città messapica, Massimo lascia dietro di sé una moglie, due figli e un vuoto immenso nel cuore di coloro che lo conoscevano e amavano.
Morto Massimo Calò, soccorritore del 118
Massimo Calò, conosciuto affettuosamente come SET118 Massimo Calo’ Semeraro, era una presenza rispettata e amata nelle postazioni di Sava e Manduria. La sua dedizione al lavoro e il suo impegno nell'aiutare gli altri lo rendevano una figura fondamentale all'interno del sistema di emergenza territoriale.
La vita di Massimo è stata spezzata improvvisamente mentre dormiva, colpito da un infarto che ha lasciato poco spazio ai tentativi di soccorso dei suoi colleghi. Nonostante gli sforzi incessanti per rianimarlo, il destino ha tracciato una strada diversa per questo coraggioso autista soccorritore.
I colleghi di Massimo raccontano di un turno particolarmente intenso quella mattina, con numerosi interventi che richiedevano una risposta immediata. La sua assenza lascerà un vuoto insostituibile nel cuore di chi ha avuto il privilegio di lavorare al suo fianco.
Il cordoglio
Mario Balzanelli, portavoce della comunità del 118, ha espresso il dolore e lo sgomento di tutti per la perdita di Massimo. Le sue parole descrivono un uomo educato, sereno e generoso, amato e rispettato da tutti coloro che lo conoscevano.
La morte improvvisa di Massimo Calò ha lasciato un vuoto nel cuore della comunità del 118 di Taranto e della Società Italiana Sistema 118. La sua assenza sarà profondamente sentita da tutti coloro che hanno avuto il privilegio di condividere con lui momenti di lavoro e di amicizia.
Massimo Calò viene ricordato come una persona meravigliosa, appassionata del suo lavoro e premurosa nei confronti dei colleghi e dei pazienti. Il suo sorriso e la sua generosità resteranno vividi nei ricordi di coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino.
La morte di Massimo Calò è una tragedia che ha colpito profondamente la comunità del 118 di Taranto. Mentre ci prepariamo a dire addio a un uomo coraggioso e devoto, è importante ricordare il suo spirito altruista e il suo impegno nel servire gli altri. Che il ricordo di Massimo sia un faro di speranza e di ispirazione per tutti coloro che continuano a lottare per il bene della comunità.