Il flusso di gas russo verso l’Italia si è fermato. Con una breve nota Eni ha comunicato che oggi il colosso russo Gazprom non invierà più gas dal punto di ingresso del Tarvisio (dove arriva il gasdotto Tag, Trans Austria Gas Pipeline): "A partire da oggi Gazprom non sta più consegnando il gas ad Eni poiché, stando alle sue comunicazioni, non sarebbe in grado di ottemperare agli obblighi necessari per ottenere il servizio di dispacciamento di gas in Austria dove dovrebbe consegnarlo" ha dichiarato un portavoce di Eni all'Ansa Fino ad oggi l’Italia aveva continuato a ricevere il gas russo che passa dalle condotte che attraversano l’Ucraina. Ma oramai da diversi giorni i livelli erano estremamente ridotti, meno di un decimo dei valori precedenti all’inizio della guerra in Ucraina. Fino allo scorso febbraio l’Italia importava dalla Russia oltre 30 miliardi di metri cubi di gas russo. Il blocco alle forniture, stando a queste prime informazioni, dipende dal passaggio del metano attraverso la rete austriaca. All'agenzia Ansa il portavoce di Eni ha spiegato che il gas russo a quanto pare continua ad arrivare in Austria tramite la Slovacchia. Stiamo lavorando – ha aggiunto – per verificare con Gazprom se sia possibile riattivare i flussi verso l'Italia. Per quanto riguarda la fornitura via gasdotto, forniture addizionali stanno già arrivando dall’Algeria, da dove l’Italia sta ricevendo picchi giornalieri di volumi per oltre 80 milioni di metri cubi. Questo inverno l’Italia potrà poi contare su circa 4 miliardi di metri cubi addizionali dal nord Europa e sulle prime forniture addizionali di GNL in particolare dall’Egitto. Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it

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