Fidanzati morti in hotel in Vietnam, Greta e Arno avvelenati dal limoncello fatto in casa

La morte di Greta Marie Otteson, 33 anni, e Arno Quinton Els, 36, risale al 26 dicembre scorso, quando i due fidanzati britannici sono stati trovati senza vita in stanze diverse di un resort di Hoi An, in Vietnam. La polizia locale, dopo settimane di indagini, ha identificato nel limoncello artigianale contaminato da metanolo la causa del decesso. Il liquore, acquistato due giorni prima in un ristorante della zona, si è rivelato letale.

I segnali premonitori ignorati

Nel giorno di Natale, Greta aveva inviato un messaggio via WhatsApp ai genitori, descrivendo sintomi allarmanti: forte nausea e problemi alla vista, come l'apparizione di “punti neri”. Nonostante ciò, la coppia ha deciso di riposare invece di cercare assistenza medica, ritenendo probabilmente che i sintomi fossero passeggeri.

I corpi di Greta e Arno sono stati trovati privi di vita due giorni dopo, in due stanze diverse del resort. Le autorità hanno escluso segni di violenza o effrazione, confermando che la causa del decesso è stata un avvelenamento da metanolo, una sostanza tossica spesso presente in alcolici prodotti in modo non regolamentato.

Una coppia piena di progetti

Greta e Arno si erano trasferiti in Vietnam quasi un anno prima della tragedia. La coppia, appassionata della nuova vita nel paese asiatico, stava pianificando il futuro insieme. Poco prima della morte, Quinton aveva espresso entusiasmo per il Natale e per la recente proposta di matrimonio fatta alla compagna.

I genitori di Greta, ancora sconvolti, hanno raccontato che la loro figlia era una persona solare e piena di vita, entusiasta delle esperienze che stava vivendo.

Il rischio degli alcolici artigianali

Questo tragico evento evidenzia i rischi legati al consumo di alcolici artigianali, che in alcune aree possono essere contaminati da metanolo. Le autorità vietnamite hanno intensificato i controlli nei ristoranti locali per evitare simili incidenti in futuro.