Firenze anziani morti Rsa
Firenze anziani morti Rsa

Un grave focolaio di gastroenterite ha colpito quattro Rsa in Toscana, causando la morte di tre anziani e l'intossicazione di altri 114 ospiti. L’episodio ha coinvolto un totale di 173 persone, suddivise tra due strutture a Firenze e due nel Mugello, tutte appartenenti al gruppo Sereni Orizzonti. A seguito dell'accaduto, la Procura di Firenze, sotto la direzione del magistrato Filippo Spiezia, ha aperto un'inchiesta per far luce sulle cause della contaminazione alimentare.

Le ipotesi di reato e l'avvio delle indagini

La magistratura ha ipotizzato i reati di adulterazione o commercio colposo di sostanze alimentari e omicidio colposo. Gli accertamenti, affidati alla polizia giudiziaria e agli ispettori dell'ufficio di igiene dell'Asl Toscana Centro, sono stati immediatamente avviati. Il pubblico ministero ha disposto l'autopsia sulle tre vittime per confermare l'ipotesi di tossinfezione alimentare, così come ipotizzato dai primi rilievi dell'azienda sanitaria locale.

Le Rsa coinvolte e il menù contaminato

Le strutture colpite dal focolaio di gastroenterite sono:

Villa Desiderio a Settignano (Firenze), dove hanno perso la vita un uomo di 88 anni e una donna di 89 anni;

L’Arcolaio a Firenze;

Villa San Biagio a Dicomano;

Monsavano a Pelago, dove è deceduto un terzo ospite, quasi novantenne.

Proprio nella Rsa Monsavano di Pelago si trova il centro cottura da cui sono stati preparati e distribuiti i pasti sospettati di aver causato l'intossicazione. Il menù della cena di domenica scorsa includeva:

passato di carote;

mix di verdure;

coniglio e patate;

pizza.

I tecnici dell'Asl hanno prelevato campioni degli alimenti conservati nei frigoriferi per individuare l'origine della contaminazione. Secondo le prime ricostruzioni, il 65% degli ospiti delle strutture coinvolte ha manifestato sintomi gravi di gastroenterite nelle ore successive alla cena.

L'evoluzione del focolaio e le conseguenze sui pazienti

I primi segnali della tossinfezione sono emersi nella serata di domenica 9 febbraio. Alcuni ospiti hanno presentato sintomi lievi, mentre altri hanno sviluppato gravi forme di gastroenterite che hanno richiesto il ricovero d’urgenza. Sette anziani sono stati trasportati in ospedale, di cui:

due sono deceduti lunedì scorso all’ospedale Santa Maria Nuova;

un terzo è morto giovedì all’ospedale di Torregalli;

gli altri quattro sono stati dimessi e sono tornati nelle Rsa di appartenenza.

Le indagini in corso e le criticità riscontrate

Gli ispettori dell’Asl hanno evidenziato alcune criticità nella gestione del centro cottura della Rsa Monsavano di Pelago. Gli accertamenti, condotti in collaborazione con il personale dell'Igiene Pubblica e Nutrizione e con il Girot aziendale, mirano a chiarire l'entità dell’epidemia e le responsabilità nella preparazione e distribuzione dei pasti.

Le autorità sanitarie stanno acquisendo documentazione e testimonianze per ricostruire la catena di eventi che ha portato alla diffusione del focolaio, oltre a verificare il rispetto delle norme igienico-sanitarie.

I sintomi della gastroenterite e le difficoltà nella raccolta di informazioni

I sintomi della gastroenterite hanno colpito prevalentemente anziani con condizioni di salute già precarie, rendendo difficile raccogliere informazioni dirette sui pasti consumati. I principali sintomi registrati tra gli ospiti delle Rsa sono stati:

diarrea acuta;

vomito incontrollato;

dolori addominali intensi;

disidratazione grave.

Le ambulanze hanno trasportato i casi più critici nei pronto soccorso fiorentini, dove il personale medico ha cercato di stabilizzare le condizioni dei pazienti. Coloro che hanno presentato sintomi meno gravi sono stati curati direttamente nelle strutture di residenza.

Secondo una stima dell’Asl, 114 ospiti su 173 hanno manifestato segni di gastroenterite, evidenziando l’ampia portata del focolaio e la necessità di misure urgenti per prevenire nuovi casi.

L'episodio di gastroenterite che ha colpito quattro Rsa in Toscana ha destato grande preoccupazione per le condizioni sanitarie nelle strutture di assistenza per anziani. Le indagini in corso cercheranno di accertare eventuali negligenze nella gestione alimentare e nell’igiene della preparazione dei pasti. Nel frattempo, le autorità sanitarie stanno monitorando attentamente la situazione per prevenire ulteriori rischi per la salute dei pazienti.

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