Sostegno psicologico nelle scuole: la Camera approva un fondo da 10 milioni per il 2025
Un passo importante per affrontare il malessere psicologico tra i giovani, ma con approcci mirati e interventi realistici.
La Commissione Bilancio della Camera ha dato il via libera a un emendamento nella legge di bilancio che prevede un fondo di 10 milioni di euro per il sostegno psicologico nelle scuole nel 2025. Questa misura è pensata per rispondere a un bisogno che emerge frequentemente da parte degli studenti, delle famiglie e della comunità scolastica. La dotazione finanziaria crescerà progressivamente, arrivando a 18,5 milioni a partire dal 2026.
Come verranno utilizzate le risorse
Le risorse finanziarie saranno destinate a creare un servizio di sostegno psicologico che supporti gli studenti nelle situazioni di difficoltà. La decisione è motivata dai dati che dimostrano come la scuola sia ormai un luogo centrale dove emergono segnali di malessere psicologico tra i giovani. Attualmente, lo psicologo scolastico è un'opzione lasciata all’autonomia delle singole istituzioni, ma non tutte le scuole ne sono dotate e molte mancano dei fondi necessari per implementare questo servizio.
Incremento dei fondi per il bonus psicologo
Oltre ai fondi dedicati al sostegno nelle scuole, ci sono due emendamenti approvati — uno presentato dal Movimento 5 Stelle e l’altro dal Partito Democratico — che aumentano il bonus psicologo. Questo “tesoretto” delle opposizioni porterà a:
- 1,5 milioni di euro nel 2025
- 0,5 milioni nel 2026
- 1 milione nel 2027
Questi fondi serviranno ad ampliare l’accessibilità ai servizi psicologici anche al di fuori dell’ambiente scolastico, creando un supporto più ampio e inclusivo.
Il Ministro Valditara: un approccio mirato
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha sottolineato la necessità di un approccio realistico. Ha dichiarato: «Non vogliamo psicologizzare la scuola, ma creare presidi laddove ci siano reali necessità». Questo significa bilanciare l’aumento dei servizi con interventi mirati e specifici. In collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, il Ministero aveva già firmato, a marzo, un protocollo triennale per il supporto psicologico nelle scuole. L’obiettivo è garantire il benessere non solo degli studenti, ma anche dei docenti, delle famiglie e del personale scolastico.
Il disagio giovanile: dati allarmanti
I dati disponibili sono preoccupanti. Secondo l’Unicef, più di un adolescente su sette, nella fascia tra i 10 e i 19 anni, convive con un disturbo psicologico diagnosticato. La Società Italiana di Psichiatria stima che circa 700.000 giovani in Italia siano dipendenti da web, social e videogiochi.
L’impatto della pandemia
La pandemia ha aggravato ulteriormente queste fragilità, aumentando isolamento e incertezza tra i giovani. Questo ha messo in luce l’importanza del supporto psicologico nelle scuole, rendendo urgente l'attenzione ai bisogni psicologici degli studenti. Manifestazioni, occupazioni e sondaggi interni negli ultimi due anni hanno evidenziato questa necessità, con gli studenti stessi che hanno richiesto strumenti adeguati per affrontare il loro disagio psicologico.
L’introduzione di questi fondi rappresenta un passo significativo per migliorare il supporto psicologico nelle scuole, ma richiede un approccio calibrato che rispetti le reali necessità dei giovani. È fondamentale creare servizi che siano realmente accessibili e attivi, sia all'interno delle scuole che all'esterno, garantendo così un benessere duraturo per studenti, famiglie e personale scolastico.