Inaugurato il Centro Internazionale di Medicina Riproduttiva alla Federico II
Inaugurato il Centro Internazionale di Medicina Riproduttiva alla Federico II

Oggi, l'Università degli Studi Federico II di Napoli ha inaugurato un'importante struttura: il Centro Internazionale di Medicina Riproduttiva, conosciuto ufficialmente come International Training Center for Medically Assisted Reproduction - Embryology. Questo centro nasce con l'obiettivo di diventare un hub internazionale di eccellenza nella formazione dei professionisti del settore della riproduzione medicalmente assistita. La sua creazione è il frutto di una collaborazione strategica tra l'Ateneo federiciano e Merck, una delle principali aziende globali nella ricerca e nella formazione in vari settori, tra cui la fertilità.

Il centro, che si propone di essere un punto di riferimento mondiale, è stato pensato per rispondere alle crescenti necessità di formazione altamente qualificata nel campo delle tecniche di fecondazione in vitro, criopreservazione e diagnosi genetica preimpianto. Il progetto si inserisce in un momento storico in cui il calo demografico è diventato una preoccupazione globale, e la salute riproduttiva è un tema di crescente importanza.

Un centro dedicato alla medicina riproduttiva all'avanguardia

Il Centro Internazionale di Medicina Riproduttiva è stato progettato per offrire una formazione altamente specializzata in tre ambiti principali. Il primo riguarda le tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA), sia di primo che di secondo livello, tra cui la stimolazione ovarica e la manipolazione dei gameti. Il secondo percorso è incentrato sulla criopreservazione di gameti e tessuti, un campo fondamentale soprattutto per i pazienti oncologici, e in cui la Federico II ha già ottenuto riconoscimenti internazionali. Il terzo ambito riguarda la formazione di biologi e biotecnologi nelle tecniche avanzate, come la diagnosi genetica preimpianto e le tecniche di laboratorio per la manipolazione embrionale.

Grazie alla collaborazione con Merck, il centro sarà in grado di trasferire al paziente tutte le innovazioni disponibili, contribuendo a migliorare le pratiche di medicina riproduttiva a livello globale. La presenza di simulatori avanzati e l'uso di tecnologie all'avanguardia, inclusa l'intelligenza artificiale (AI), garantiranno un'esperienza formativa pratica e innovativa.

La scelta di Napoli e la missione del centro

La scelta di Napoli come sede di questo centro non è casuale. L'Università Federico II vanta una reputazione internazionale consolidata nel campo della medicina riproduttiva, come dimostra il modello Poseidon, un sistema di classificazione delle pazienti a bassa prognosi, sviluppato presso l'Ateneo e adottato oggi in tutto il mondo. La collaborazione con Merck non solo fornisce un forte supporto economico, ma promuove anche un modello di partnership che intreccia ricerca scientifica e formazione per creare innovazioni concrete a beneficio dei pazienti.

Il professore Carlo Alviggi, coordinatore scientifico di Medicina della Riproduzione, ha sottolineato come il centro avrà una doppia missione: formare specialisti di alto livello e sensibilizzare i professionisti sanitari sull'importanza della salute riproduttiva, soprattutto in un contesto di crescente preoccupazione per la denatalità globale. "La formazione avverrà attraverso didattica frontale, simulazioni pratiche e l'uso di tecnologie avanzate, inclusa l'AI per l'insegnamento sui casi clinici", ha aggiunto Alviggi.

Il futuro del centro e le opportunità di formazione

La struttura sarà pienamente operativa a partire da giugno 2025, con una formazione che si articolerà in piccoli gruppi(20-25 persone) per garantire un insegnamento altamente personalizzato e mirato. I corsi offerti spazieranno da programmi di formazione di base per neolaureati a programmi avanzati per esperti, comprendendo anche master e programmi di perfezionamento in collaborazione con società scientifiche internazionali. L'accesso ai corsi sarà regolato da un bando emesso dall'Università Federico II.

La collaborazione con Merck sarà fondamentale anche per il reclutamento di professionisti da tutto il mondo, inizialmente concentrandosi su Asia e Medio Oriente, per poi estendersi gradualmente ad altre regioni come il Nord Africa.

L'inaugurazione del Centro Internazionale di Medicina Riproduttiva alla Federico II rappresenta un passo fondamentale per il futuro della medicina riproduttiva e per la formazione di specialisti in questo campo. Grazie alla sinergia tra l'Ateneo federiciano e Merck, questo centro offrirà innovazione tecnologica e eccellenza accademica per affrontare le sfide globali legate alla fertilità e alla salute riproduttiva.

Addio a Ignazio Cocco: un dolore profondo per la comunità
Anna Falchi, come sta dopo lo svenimento in diretta a I Fatti Vostri