Allarme mattatoi
Dopo gli ospedali e le residenze per anziani, c'è un terzo tipo di ambiente che si è dimostrato ad alto rischio per il contagio da covid19, i mattatoi. Un fenomeno globale, dall'Europa all'America, in quasi tutti i paesi del mondo si sono registrati focolai negli impianti di macellazione. In Italia in effetti il problema si è manifestato in misura minore, a Bari il mese scorso più di 70 dipendenti di un'azienda di lavorazione della carne sono risultati positivi.
Negli altri Stati il bilancio è ben più grave. In Germania i lavoratori infettati sono quasi un migliaio.
In Francia sono più di cento, e negli Stati Uniti addirittura 5 mila dipendenti di 180 impianti di produzione, ma secondo alcune stime la diffusione sarebbe ancora più vasta e arriverebbe a colpire oltre 10 mila persone.
Vari pareri
Gli scienziati, hanno cercato di individuare le cause, ma per il momento le loro conclusioni - come siamo abituati a vedere di fronte a questo virus nuovo e ancora in buona parte sconosciuto – sono provvisorie e perlopiù ipotetiche. Almeno una risposta però viene ripetuta da tutti gli esperti: le possibilità che il contagio sia dovuto al contatto con le carni degli animali sono pressoché inesistenti.
Il virus si trasmette da un lavoratore all'altro, si tratta di capire dove e perché, e capirlo non è facile, perché gli impianti di macellazione erano organizzati già prima dell'avvento del Covid-19 secondo protocolli igienici abbastanza rigidi, essendo luoghi soggetti a rischi sanitari abbastanza evidenti, sia per chi ci lavora sia per i consumatori . In tutti i Paesi i mattatoi , e gli stabilimenti di trasformazione sono obbligati a prevedere l'uso di protezioni per tutti i dipendenti.
I dubbi
Come si spiegano le migliaia di infezioni in tutto il mondo? Alcuni pensano che sia l'ambiente chiuso, umido e a bassa temperatura a favorire la trasmissione del virus. Negli impianti in cui i bovini, i suini sono tagliati si lavora in genere a distanza ravvicinata.
Lo sforzo fisico è notevole ed è indispensabile parlare a voce molto alta, e peraltro è lecito immaginare che spesso qualcuno si tolga la maschera dal viso per respirare e comunicare meglio.
Altri puntano i loro sospetti sulle sale in cui i dipendenti si cambiano
Anche lì a distanza ravvicinata e oltretutto senza protezioni. In Germania c'è chi ha ipotizzato che la trasmissione possa essere avvenuta, più che nei luoghi di lavoro, all'esterno, nelle case dove abitano i lavoratori. L'industria della carne tedesca riesce a garantire prezzi contenuti e prodotti di alta qualità impiegando lavoratori a basso costo, in prevalenza immigrati , alloggiati in residenze comuni e trasportati in fabbrica tutti insieme.
Consumo di carne
Negli Usa che qualcosa di paragonabile alla pasta per gli italiani, molti impianti di produzione hanno dovuto chiudere.
Finché non è intervenuto Donald Trump in persona, che è ricorso ai poteri riconosciutigli dal Defense Production Act per firmare un ordine esecutivo che di fatto ha imposto alle aziende di continuare l'attività nonostante i pericoli sanitari. La decisione è molto contestata e certo non aiuta a fermare la diffusione del coronavirus negli Stati Uniti. (Il Mattino)
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