NAPOLI. Sono stati processati per direttissima e condannati i due 32enni, con precedenti per reati di droga, arrestati dalla Digos con l'accusa di violenze, danneggiamenti e resistenza durante gli scontri di ieri sera a Napoli. Per uno dei due la condanna e' stata a un anno e 8 mesi; per il secondo, un anno e due mesi con pena sospesa.
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Scene di guerriglia urbana tra il lungomare di via Partenope e via Santa Lucia, a NAPOLI, all’altezza della sede della Regione Campania. E’ qui che è esplosa la tensione tra alcuni dei manifestanti impegnati in un corteo contro le misure restrittive volute dalla Regione Campania e le forze dell’ordine schierate in assetto antisommossa.
La protesta dalle 23
Allo scoccare delle 23, orario di inizio del coprifuoco previsto dall’ordinanza regionale, è iniziato un lancio di oggetti contro le forze dell’ordine che hanno risposto con lacrimogeni e azioni di alleggerimento. Dal corteo fatti esplodere diversi petardi.
Dopo circa 20 minuti la situazione si è momentaneamente tranquillizzata ma un gruppo che si è staccato dal grosso dei manifestanti e continua a sostare in via Santa Lucia, dove carabinieri e polizia sono ancora schierati.
Aggressione ad una troupe di giornalisti
Aggredita da alcuni manifestanti la troupe di Sky Tg24 che stava seguendo a NAPOLI la manifestazione in corso contro le misure restrittive decise dal governatore campano per fronteggiare l’aumento dei contagi.
Il giornalista Paolo Fratter e il suo operatore aggrediti, rincorsi e malmenati da partecipanti al corteo che ha attraversato buona parte del centro storico della città per poi attestarsi a poche centinaia di metri dalla sede della Regione Campania, fronteggiati dalla polizia.
Aggressione a Napoli in diretta
L’aggressione è avvenuta mentre Fratter era in collegamento con lo studio. Preceduta da un crescendo di intromissioni, via via più aggressive, di manifestanti nella diretta. Il giornalista è stato colpito fino a ritrovarsi steso sul cofano di un’auto. Ha cercato di calmare chi aveva di fronte ricordando più volte di stare lavorando. Di stare cioè documentando la protesta.
La situazione è però precipitata e Fratter è dovuto fuggire insieme all’operatore. “Siamo stati aggrediti, non è stata una passeggiata”, ha detto il giornalista, sempre in diretta, una volta raggiunta area più sicura.
Fumogeni e bombe carta contro la Regione
Fumogeni e bombe carta lanciate contro la sede della Regione Campania, sotto la quale un cassonetto è stato dato alle fiamme. Prosegue la tensione tra un gruppo che si è staccato dal corteo di protesta contro le restrizioni volute dalla Regione Campania e le forze dell’ordine in assetto antisommossa sotto Palazzo Santa Lucia, sede della Regione.
Azioni dalle forze dell’ordine
In più momenti dai manifestanti è partito un lancio di oggetti verso le forze dell’ordine. Queste hanno risposto con azioni di alleggerimento causando un fuggi fuggi generale.
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