Il Napoli piange la perdita di una delle sue leggende, Antonio Juliano, lo storico capitano e bandiera azzurra, deceduto all'età di 80 anni dopo una lunga malattia. Nato il 26 dicembre 1942 a San Giovanni a Teduccio, nella periferia orientale di Napoli, Juliano è stato una figura iconica per i sostenitori azzurri.

Soprannominato "Totonno", Juliano è stato un vero napoletano atipico, rappresentante di una napoletanità laboriosa, lontana dagli stereotipi folcloristici. Ha giocato per il Napoli per molte stagioni, diventandone capitano e una delle bandiere più indimenticabili. Il suo contributo al club va oltre il campo da gioco, in quanto fu l'artefice dell'arrivo di Diego Armando Maradona, una delle più grandi icone della storia del calcio.

Juliano è uno dei capitani storici del Napoli, con 394 partite giocate in Serie A e 267 gol segnati. Ha disputato 16 campionati, di cui due in Serie B. Il suo record di 39 presenze nelle coppe europee e 72 presenze in Coppa Italia lo rendono una figura di grande rilievo nella storia del club.

Dopo il ritiro dal calcio giocato, Juliano è rimasto coinvolto nel Napoli anche come dirigente, contribuendo all'acquisto di giocatori come Ruud Krol. Tuttavia, il suo contributo più significativo fu durante la sessione di mercato del 1984, quando dall'FC Barcelona fu acquistato Diego Armando Maradona, un affare che avrebbe trasformato il Napoli in una potenza calcistica.

Dopo il ritiro ufficiale, Antonio Juliano è diventato opinionista televisivo, partecipando alla trasmissione "Number Two" su Canale 34 Telenapoli, condotta da Ivan Zazzaroni. La sua eredità nel mondo del calcio e nell'anima del Napoli rimarrà indelebile.

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