Cosenza, bambina di 2 anni ingerisce marijuana e finisce in coma farmacologico
La piccola, ricoverata all’ospedale Annunziata, è stata sottoposta a esami tossicologici
Una terribile vicenda ha scosso la comunità di Cosenza, dove una bambina di appena due anni è stata ricoverata in ospedale in coma farmacologico.
La piccola ha ingerito della marijuana, sebbene le circostanze precise dell'incidente siano ancora oggetto di indagine da parte delle autorità.
Il fatto è accaduto all'interno della casa in cui la bambina vive con i genitori, e le indagini sono state immediatamente avviate dalla Squadra mobile di Cosenza. L'accaduto ha sollevato preoccupazione non solo per lo stato di salute della bambina, ma anche per le condizioni familiari che l’hanno esposta a un tale pericolo.
La corsa in ospedale e il coma farmacologico
La bambina è stata portata urgentemente al pronto soccorso dell'ospedale Annunziata di Cosenza dai suoi stessi genitori, preoccupati perché la piccola non rispondeva più agli stimoli. Dopo un rapido esame da parte dei medici, è stato disposto un coma farmacologico per la bambina, come misura di emergenza per stabilizzare le sue condizioni. I sanitari, insospettiti dal comportamento anomalo della piccola, hanno immediatamente allertato le forze dell'ordine e sottoposto la bambina a esami tossicologici, che hanno confermato la presenza di sostanze stupefacenti nel suo organismo.
Le indagini della polizia e la perquisizione domiciliare
Dopo la segnalazione da parte del personale ospedaliero, la polizia si è recata presso l’abitazione della famiglia per effettuare una perquisizione. Nel corso delle indagini, gli agenti hanno cercato di chiarire in che modo la piccola sia venuta a contatto con la marijuana e se vi sia stata una qualche negligenza da parte dei genitori. L’attenzione si è concentrata soprattutto sul padre, che ha precedenti penali ed è attualmente agli arresti domiciliari. La perquisizione potrebbe rivelare ulteriori dettagli riguardanti la presenza di droghe all'interno della casa e il livello di consapevolezza dei genitori sull'accaduto.
Il padre della bambina e la situazione familiare
Il padre della piccola, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati allo spaccio di stupefacenti, si trovava agli arresti domiciliari al momento dell’incidente. Questa circostanza ha ulteriormente aggravato la situazione, sollevando interrogativi sulle condizioni in cui la bambina stava vivendo e sulla possibilità che all'interno della casa fosse presente marijuana o altre droghe. La polizia sta indagando per comprendere se l'incidente sia stato un tragico errore o se ci sia stata negligenza o responsabilità diretta da parte degli adulti coinvolti. La situazione è resa ancora più delicata dal fatto che il padre, già sotto sorveglianza per i suoi precedenti, avrebbe dovuto garantire un ambiente sicuro per la figlia.
Le condizioni attuali della bambina
La piccola si trova ancora ricoverata in coma farmacologico all’ospedale Annunziata di Cosenza, dove i medici continuano a monitorare attentamente la sua condizione. La prognosi resta riservata, ma si spera che le misure adottate abbiano scongiurato danni irreversibili. I sanitari hanno dichiarato che sarà necessario attendere ancora alcuni giorni prima di poter esprimere un parere definitivo sul suo recupero. La comunità di Cosenza è in apprensione per la salute della bambina, mentre si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini per chiarire pienamente la dinamica dell’incidente.
Le conseguenze legali e il futuro della famiglia
Con il proseguire delle indagini, non si esclude che possano esserci ripercussioni legali per i genitori della bambina, soprattutto per il padre, già in una condizione giudiziaria complessa. Se verranno accertate negligenze o responsabilità dirette nell'esposizione della bambina alla marijuana, potrebbero essere avviati procedimenti penali che coinvolgeranno entrambi i genitori. Al momento, la priorità rimane la salute della piccola, ma non si esclude che il tribunale possa intervenire per la tutela della minore, valutando anche l’idoneità dell’ambiente familiare in cui vive.
In conclusione, questa tragica vicenda ha sollevato molte domande e ha messo in luce le gravi conseguenze che possono derivare dall’esposizione dei più piccoli a sostanze pericolose. Le indagini proseguiranno per fare piena luce sull’accaduto e garantire che giustizia sia fatta per la bambina.