"Cercheremo di adottare, con equilibrio e serenità, misure di prevenzione a tutela delle nostre comunità. Ma, una volta presa la decisione, si va avanti". Vincenzo De Luca lega la notizia degli spostamenti fra regioni consentiti anche in Campania al 2 giugno, celebrazione della Repubblica italiana e festa dell'Unità nazionale. "Celebriamo oggi l’unità nazionale all’insegna delle parole importanti pronunciate dal presidente della Repubblica – scrive in una nota – Da domani 3 giugno, per decisione del Governo, parte la mobilità su tutto il territorio nazionale, al di là di talune riserve espresse. Occorre fare in modo che questa nuova fase sia un’occasione per far crescere i valori di unità e solidarietà nazionale, di impegno totale per il rilancio dell’economia e del lavoro, per il sostegno a chi è stato duramente colpito dalla crisi in corso". Dunque il quadro dovrebbe essere tracciato: la Campania, desiderosa di riprender quota nel mercato turistico dopo il lockdown, la chiusura totale causa pandemia da Coronavirus, consentirà la mobilità fra regioni così come farà il resto del Paese. Ci saranno tuttavia dei check nelle stazioni, a caselli e aeroporti: le regole d'ingaggio sono stabilite in queste ore. È ragionevole pensare che ci saranno ancora i termoscanner e che ci sarà la possibilità di sottoporre a test sierologico coloro che dovessero avere temperatura superiore al normale.  Nelle ultime ore fortissima la pressione degli operatori commerciali, dagli agenti di viaggio ai titolari di attività ricettive, per scongiurare ogni ipotesi di quarantena all'arrivo per i turisti. Minima ripresa del turismo Nel frattempo durante il ponte del 2 giugno 2020 già si può osservare una minima ripresa degli spostamenti per turismo: ieri tre ragazzi di Napoli e una famiglia americana di base alla Nato sono stati i primi turisti accorsi per il ponte del 2 giugno al “Gocce di Capri” di Massa Lubrense che inaugura così la stagione post Covid. Un fatto che in altri anni sarebbe stato normalissimo in Costiera ma che oggi, dopo quanto avvenuto nei primi mesi del 2020 sembra un piccolo miracolo. «Abbiamo deciso di aprire più per un obbligo civico nei confronti dei nostri dipendenti, della nostra comunità e degli ospiti storici di prossimità» spiega Marco Cocurullo, general manager della struttura. Una ripartenza con grandi difficoltà. «A giungo abbiamo un’occupazione del 20% contro quella del 95% dell’anno scorso, ma in qualche modo bisogna ripartire». E riguardo le regole sul distanziamento «siamo fortunati ad avere molto spazio esterno quindi non avremo problemi a seguire le linee guida del Governo e della regione Campania». Fonte: Napoli Fanpage Leggi anche De Luca in tv da Gramellini: «Gli assistenti civici? Raddrizzatori di banane». Seguici su Facebook 41esimoparallelo

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