Sting a Napoli: il concerto in carcere per i detenuti
STING A NAPOLI. Concerto nel carcere napoletano di Secondigliano in favore di 120 detenuti per la star della musica Sting.
L'ex Police è arrivato a Napoli nell'ambito dei progetti sociali della fondazione "Casa dello spirito delle arti" di cui uno degli animatori è Arnoldo Mosca Mondadori. A Sting è stata regalata una chitarra ricavata dai detenuti di Secondigliano dai legni di tre barconi di immigrati arrivati a Lampedusa.
Con lui hanno suonato anche quattro musicisti milanesi con gli strumenti realizzati da detenuti del carcere milanese di Opera, violino e violoncello. La star britannica ha risposto all'appello lanciatogli dal suo amico padre Antonio Loffredo.
Sting a Napoli, ha pranzato con id detenuti del carcere di Secondigliano
L'artista è arrivato intorno a mezzogiorno e dopo le prove ha pranzato, servito a tavola dai detenuti con i quali c'è stato un momento di convivialità. Gnocchi, polpettone e patate il menu. Dopo pranzo la registrazione di una clip e quindi il concerto all'aperto.
"Sono grato alla fondazione Casa dello spirito delle arti e al dottor Arnoldo Mosca Mondadori - spiega il garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello - per favorire esperienze di inclusione sociale come questa e grato all'amico don Loffredo per avere portato a Secondigliano la bellezza e l'armonia".
Sting non si è sottratto dal fare dei selfie anche con alcuni agenti. Tra le autorità presenti - oltre allo stesso Ciambriello - anche il provveditore campano dell'amministrazione penitenziaria Lucia Castellano e la vicepresidente del Senato Maria Domenica Castellone.
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