Guerra Israele-Hamas, in corso trattative per prolungare la tregua
GUERRA ISRAELE. Altri 10 ostaggi israeliani e due thailandesi sono stati liberati da Hamas. Questo avvenimento è il risultato di un accordo che prevede la scarcerazione di altri 30 detenuti palestinesi. Con la tregua che entra nel sesto giorno e in scadenza all'alba di domani, si registra un incontro strategico a Doha fra Cia e Mossad, con l'obiettivo di stabilire un cessate il fuoco a lungo termine.
Nel panorama diplomatico, oggi si tiene una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu sul Medio Oriente, mentre leader come Lula e Steinmeier si dirigono verso Arabia Saudita e Qatar. Nel frattempo, il Segretario USA Blinken è atteso in Israele e Cisgiordania questa settimana, confermando l'impegno di Washington.
Il Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres
Ha commentato la tregua a Gaza come "un passo nella giusta direzione e un raggio di speranza". Tuttavia, ha sottolineato che la tregua non risolve i problemi chiave e ha ribadito la richiesta di un cessate il fuoco umanitario, enfatizzando il rilascio incondizionato e immediato di tutti gli ostaggi, insieme alla distribuzione effettiva di aiuti umanitari alle persone bisognose.
Negli ultimi sviluppi, gli Usa hanno inviato il primo volo con oltre 54.000 libbre di aiuti umanitari per Gaza. Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Usa, Jake Sullivan, ha ringraziato il governo egiziano per il sostegno a queste consegne e ha confermato l'impegno dell'amministrazione Biden nel fornire ulteriori aiuti umanitari a Gaza.
Israele, 30 prigionieri palestinesi sono giunti a Ramallah
In parallelo, i 30 prigionieri palestinesi rilasciati in base all'accordo di scambio sono giunti a Ramallah, in Cisgiordania. Questo rappresenta il quinto gruppo di detenuti liberati in virtù dell'accordo tra Israele e Hamas.
Infine, la direttrice dell'Unicef, Catherine Mary Russell, ha ribadito l'importanza di un cessate il fuoco umanitario per proteggere i bambini e gli operatori umanitari nella Striscia di Gaza. Nonostante la proroga della pausa nei combattimenti, Russell ha sottolineato che è necessario intensificare ulteriormente la risposta umanitaria nella regione.