Emanuele D'Asta
Emanuele D'Asta

Per la tragica morte di Emanuele D'Asta, il giovane di 23 anni deceduto a seguito del crollo di un solaio in una villa dove si trovava per lavoro, la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un'indagine per omicidio colposo. Due persone risultano iscritte nel registro degli indagati: la fidanzata di Emanuele, una ragazza di 19 anni residente a Destra Volturno, località dove è avvenuto l’incidente, e sua madre.

Le indagini e le incongruenze nelle testimonianze

Secondo quanto riferito dal comandante della polizia locale, che sta collaborando con i carabinieri della Compagnia di Mondragone, la fidanzata di Emanuele è formalmente indagata in quanto proprietaria dell’immobile dove si è verificata la tragedia. Sua madre, invece, è sotto inchiesta per alcune dichiarazioni rilasciate agli investigatori, che presenterebbero diverse incongruenze.

La donna ha raccontato di essere stata la prima persona ad arrivare sulla scena del crollo, trovando il corpo di Emanuele sotto le macerie e spostandolo nel tentativo di soccorrerlo. Tuttavia, secondo gli investigatori, il suo racconto non combacia del tutto con gli elementi raccolti finora.

Il mistero delle condizioni dell’immobile

Ulteriori dubbi emergono dalla situazione burocratica dell’edificio: all'ufficio tecnico del Comune non risulta alcuna richiesta ufficiale di lavori di ristrutturazione, obbligatoria per interventi di tale portata. Inoltre, la madre della fidanzata della vittima ha dichiarato che Emanuele si trovava da solo al momento del crollo, ma alcuni elementi lasciano supporre il contrario.

Il sospetto di una terza persona presente sul luogo della tragedia

Gli inquirenti ipotizzano che il 23enne non fosse realmente solo durante l'incidente. Si sospetta che potesse esserci un’altra persona, forse impegnata nei lavori, che avrebbe cercato di prestare soccorso per poi fuggire in preda allo shock. Le indagini sono in corso per verificare questa possibilità e chiarire la dinamica della tragedia.

Dubbi sulla relazione tra Emanuele e la fidanzata

Secondo le prime ricostruzioni, una volta completata la ristrutturazione, Emanuele avrebbe dovuto trasferirsi nella villa insieme alla fidanzata. Tuttavia, alcune testimonianze suggeriscono che la loro relazione fosse iniziata da meno di un mese, sollevando ulteriori dubbi. Inoltre, il giovane era padre di due bambini, avuti da una precedente relazione. Gli inquirenti stanno cercando di capire se i lavori all’interno dell’immobile fossero di natura domestica o se vi fossero altre irregolarità.

La tragedia di Emanuele D’Asta ha scosso profondamente la comunità di Castel Volturno, lasciando aperti molti interrogativi ai quali gli investigatori stanno cercando di dare risposta.

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