Campi Flegrei, lo sciame sismico continua: «Se non volete le scosse, andate a vivere altrove»
Il capo della Protezione Civile avverte: «Con un terremoto di magnitudo 5 ci saranno crolli e vittime»
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Negli ultimi giorni, la terra nei Campi Flegrei continua a tremare. Lunedì 17 febbraio, un terremoto di magnitudo 3.9 ha colpito l’area, avvicinandosi alla soglia di allerta individuata dal capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano. «Se dovessimo raggiungere una magnitudo 5, crolleranno palazzi e conteremo i morti. Funziona così», ha dichiarato durante un incontro pubblico a Monterusciello, frazione di Pozzuoli.
Nonostante le preoccupazioni crescenti tra i residenti, Ciciliano ha però rassicurato che al momento non c’è nessuna indicazione per un passaggio da allerta gialla ad arancione e che un’eruzione del Vesuvio non è imminente.
Ciciliano: «Sarà così per millenni»
L’aumento delle scosse, di cui alcune di forte intensità, non rappresenta una novità per il territorio. «È la natura stessa dei Campi Flegrei», ha spiegato Ciciliano, sottolineando che chi non vuole convivere con questi fenomeni dovrebbe trasferirsi altrove. «Questa è la realtà da millenni e continuerà per millenni».
Tuttavia, il problema della gestione dell’emergenza resta un punto critico. Le vie di fuga, necessarie in caso di un evento più grave, richiederanno almeno 12 mesi per essere completate, il tempo necessario per attuare i piani della Protezione Civile.
I cittadini denunciano: «Manca supporto e informazione»
Nel frattempo, cresce la tensione tra la popolazione locale. Nei giorni scorsi, un gruppo di cittadini riunito sotto il nome "Attiviamoci" ha inviato una lettera di protesta al prefetto di Napoli, al sindaco e al presidente della X Municipalità.
Le principali criticità denunciate riguardano:
- Mancanza di supporto ai residenti, soprattutto nei momenti di maggiore paura, quando alcune famiglie hanno deciso di lasciare temporaneamente le proprie abitazioni.
- Assenza di strutture di accoglienza temporanea, che ha aggravato il disagio della popolazione.
- Carenza di informazioni chiare e tempestive, che ha generato ulteriore confusione e allarmismo tra i cittadini.
L’incertezza continua a dominare la situazione nei Campi Flegrei, mentre i residenti chiedono risposte concrete dalle istituzioni.