Sono almeno 31 le persone che si sono ferite a Buenos Aires durante i festeggiamenti per la vittoria della nazionale argentina di calcio ai mondiali del Qatar. Lo riferiscono fonti mediche locali citando gli interventi registrati nei principali ospedali della citta'. Circa la meta', 16, hanno avuto bisogno di un ricovero, soprattutto per fratture riscontrate dopo cadute da semafori, alberi e pali della luce. "Nessuno di loro e' in condizioni gravi", ha assicurato il titolare della rete capitolina del pronto soccorso (Same), Alberto Crescenti. Le ambulanze hanno inoltre soccorso due persone che hanno sofferto crisi legate alle alte temperature registrate nelle ore del festeggiamento: si parla di 30 gradi (in Argentina e' ora estate) e di almeno quattro milioni di persone scese nelle piazze a festeggiare.

Lo stesso Crescenti ha comunque assicurato che in generale la popolazione si e' "comportata bene", ricordando inoltre che domenica scorsa, al termine della combattutissima vittoria ottenuta in finale contro la Francia, erano stati registrati 340 feriti. Alle cronache vanno pero' anche i diversi danni arrecati al patrimonio urbano, soprattutto a semafori e pali della luce, che i tifosi della "albiceleste" cercato di scalare, il piu' delle volte rompendoli, ma anche alle pensiline presso le fermate degli autobus e alle strutture delle stazioni della metropolitana. Danni sensibili anche all'Obelisco, luogo simbolo della citta', pensato come perno di una cerimonia che per la troppa affluenza e' stata cambiata in corsa. I tifosi hanno imbrattato la base della struttura e forzato la porta di ingresso cercando di arrivare il piu' in alto possibile. 

La festa per la vittoria del titolo mondiale non e' peraltro andata come previsto. Messi e compagni avrebbero dovuto sfilare a bordo del pullman fino all'obelisco, luogo simbolo della capitale, ma la enorme quantita' di tifosi in attesa, fino a quattro milioni secondo alcune stime, ha costretto a rivedere i piani. La squadra e' stata portata in una stazione di polizia e da li', a bordo di quattro elicotteri, ha sorvolato Buenos Aires per salutare la tifoseria dall'alto. La polemica sulla gestione della cerimonia prendeva vita gia' durante il volo di ritorno ad Ezeiza, grazie alle parole del presidente della federazione locale di calcio (Afa), Claudio "Chiqui" Tapia.

 Gli "stessi organismi di sicurezza che ci stavano scortando non ci hanno permesso di procedere e di arrivare a salutare tutta la gente che si trovava all'obelisco", ha scritto Tapia in un messaggio pubblicato sul proprio profilo Twitter. Le transenne allestite sul percorso verso il cuore della citta' non hanno retto alla quantita' di tifosi giunta all'incrocio delle arterie che attraversano Baires, per festeggiare un titolo atteso da 36 anni. "Mille scuse a nome di tutti i giocatori campioni", ha aggiunto il capo dell'Afa, con tanto di emoticon arrabbiata.

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