De Luca e la battaglia per il terzo mandato: "Il Governo ha paura di me e degli elettori"
Il presidente della Regione Campania replica alla Meloni dopo l'annuncio di impugnare la legge elettorale che gli permetterebbe di governare per altri 5 anni
Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, si scaglia contro il Governo Meloni dopo l'annuncio dell’impugnazione della legge regionale che potrebbe permettergli di candidarsi per un terzo mandato consecutivo. Durante una conferenza stampa convocata il 10 gennaio, De Luca ha criticato duramente la decisione della premier Giorgia Meloni e ha difeso la norma approvata lo scorso novembre dal consiglio regionale campano.
La legge, al centro del dibattito, prevede un limite di due mandati consecutivi per il presidente della Regione, ma introduce una deroga: il conteggio parte dall’entrata in vigore della norma stessa, escludendo così il primo mandato di De Luca (2015-2020). Questo dettaglio legislativo aprirebbe la strada a una nuova candidatura per il governatore.
Il ricorso del Governo contro la legge campana: lo scontro politico
La decisione del Governo di impugnare la legge regionale campana ha generato polemiche. De Luca ha risposto con una provocazione: "La legge è uguale per tutti, tranne che per me." Ha puntato il dito contro presunte disparità di trattamento, citando casi analoghi in altre regioni italiane.
"In Veneto, Luca Zaia sta già svolgendo il terzo mandato e si parla del quarto. In Piemonte, la legge regionale del 2023 consente al presidente Cirio di ricandidarsi altre due volte. In entrambi i casi, il Governo non ha mosso obiezioni. Perché questa disparità?", ha dichiarato De Luca.
Effettivamente, la situazione del Veneto e della Campania presenta similitudini. Zaia, presidente dal 2010, ha potuto candidarsi per un terzo mandato grazie a una legge regionale del 2012 che ha fatto partire il conteggio successivamente alla sua prima elezione. In Piemonte, invece, la legge regionale approvata nel 2023 apre scenari simili per il presidente Cirio, ma il tema non è stato oggetto di controversia.
Le ragioni di De Luca: "Priorità alle famiglie e ai progetti in corso"
De Luca ha difeso il suo operato come presidente della Campania, sottolineando i successi raggiunti durante la sua amministrazione. Tra questi ha citato l’uscita dal commissariamento della Sanità, la risoluzione dell’emergenza rifiuti e i numerosi progetti infrastrutturali avviati grazie ai fondi del PNRR. "Abbiamo il dovere di portare a termine quello che abbiamo iniziato", ha ribadito.
Ha poi aggiunto: "Il mio obiettivo non è una carriera politica romana, ma rispondere ai bisogni delle nostre famiglie. A Roma si pensa solo agli incarichi, dimenticando le difficoltà delle comunità locali."
Il rapporto con il PD e la citazione filosofica
Interrogato sul Partito Democratico, che ha già annunciato di voler presentare un candidato alternativo, De Luca ha risposto in modo enigmatico, citando il filosofo Parmenide: "L'essere è, il non essere non è." Una frase che sembra lasciare spazio a interpretazioni e strategie politiche future.
Un tour per l'Italia e un appello alla legalità
De Luca ha annunciato un tour in diverse regioni italiane per sensibilizzare i cittadini sulla questione, con l’obiettivo di ottenere il sostegno pubblico. "La Campania si muoverà sempre nel rispetto della legalità. Siamo fiduciosi che la giustizia ci darà ragione", ha concluso.
Uno scontro politico destinato a far discutere
La battaglia di Vincenzo De Luca per il terzo mandato si inserisce in un quadro politico teso e divisivo. La questione non riguarda solo la Campania, ma apre un dibattito nazionale sulla coerenza legislativa e sul rispetto della volontà popolare. Resta da vedere se la strategia del governatore troverà riscontro nei tribunali e nel consenso dei cittadini.