Nella piccola parrocchia di San Carlo Borromeo, situata nella frazione di Pezza Lunga ad Acerra, si sono tenuti questa mattina i funerali di Domenico Esposito, un giovane di 28 anni tragicamente ucciso sabato scorso nel parcheggio del centro commerciale "Vulcano Buono". La sua morte è stata causata da un alterco con un vigilante di 20 anni originario di Secondigliano, il quale ha successivamente confessato l'omicidio ed è stato arrestato.

La piccola chiesa non è riuscita a contenere il grande numero di persone accorse per dare l'ultimo saluto a Domenico. Tre tir hanno scortato il carro funebre, adornato con gigantografie che ritraevano il volto del giovane. All'interno e all'esterno della chiesa c'erano segni tangibili di disperazione e sgomento per la morte prematura e insensata di Domenico.

Il parroco che ha celebrato i funerali

Ha affrontato il tema dell'aggressività nella società, sottolineando che questa tragedia è un esempio di come l'aggressività possa distruggere la comunità e ha esortato i giovani a lasciar scivolare le cose semplici e a evitare l'escalation degli scontri.

Le parole della fidanzata di Domenico Esposito

Lette durante la cerimonia, hanno espressamente manifestato il dolore e il vuoto lasciato dalla sua scomparsa. Il giovane vigilante, Antonio Emanuele De Luca, ha rilasciato dichiarazioni spontanee davanti al giudice, sostenendo di aver reagito a un'aggressione, in particolare da parte del padre della vittima. La difesa di De Luca sta cercando di acquisire prove video e testimonianze per ricostruire la dinamica esatta degli eventi che hanno portato alla tragica morte di Domenico.

L'incidente sembra essere scaturito da una ruota bucata dell'auto di Domenico, che aveva richiesto l'intervento di un vigilante per ricevere aiuto. La situazione è precipitata quando il vigilante coinvolto, scambiato per il primo, ha reagito in modo aggressivo alle richieste, scatenando una lite che ha portato alle coltellate fatali.

Questa triste vicenda mette in luce l'importanza del controllo delle emozioni e della risoluzione pacifica dei conflitti, al fine di evitare tragedie simili e preservare la sicurezza e la pace all'interno della società.

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