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È con profondo dolore che annunciamo la scomparsa del giornalista Paolo Griseri, ex inviato di Repubblica e vicedirettore della Stampa, morto a 67 anni a causa di un edema polmonare. La sua vita è stata dedicata con passione al giornalismo, un campo in cui ha lasciato un'impronta indelebile.

Una carriera dedicata al giornalismo

Griseri ha iniziato la sua carriera giovanissimo come corrispondente da Torino per il Manifesto. Nel 2000, è passato a Repubblica, dove è diventato una delle firme più influenti nel settore economico. Ha seguito le vicende della Fiat, guadagnandosi la reputazione di esperto in materia, ma il suo talento lo ha portato ad affrontare una vasta gamma di temi, dalla politica alla cronaca nera, dalla cultura a questioni di rilevanza sociale, come la progettazione della Torino-Lione e la battaglia No Tav.

Durante l'emergenza Covid, Griseri non si è tirato indietro, recandosi nei luoghi più colpiti e documentando le esperienze più dolorose, così come ha fatto durante la stagione degli attentati terroristici in Francia e in Inghilterra.

Pubblicazioni e contributi

Paolo Griseri ha scritto opere significative, tra cui “Il processo. Storia segreta dell'inchiesta Fiat tra guerre, tangenti e fondi neri” (1997), in collaborazione con Massimo Novelli e Marco Travaglio. Insieme a Sergio Chiamparino, ha pubblicato “La sfida. Oltre il Pd per tornare a vincere. Anche al Nord” (Einaudi, 2010) e nel 2012 ha dato alle stampe “La Fiat di Marchionne. Da Torino a Detroit” (Einaudi).

Un vuoto incolmabile

Griseri lascia il figlio Gabriele e la moglie Stefania Aloia, collega e compagna da oltre vent’anni, sposata poco più di un anno fa. A loro va l'abbraccio affettuoso di tutta la redazione.

"La perdita di Paolo Griseri ci lascia sgomenti ed è un dolore per la comunità di Repubblica,” si legge in un messaggio del Cdr. “Paolo è stato per molti anni una colonna del giornale, un professionista appassionato e generoso. Ci mancherà e ci stringiamo attorno a Stefania Aloia, che aspettavamo proprio in questi giorni. Ne siamo certi, al suo ritorno troverà tutto il nostro affetto."

Ricordi e omaggi

"L'improvvisa scomparsa di Paolo Griseri ci lascia addolorati e attoniti," ha dichiarato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. "Si era fatto interprete dei tanti cambiamenti di Torino. Lascia un vuoto grandissimo e il ricordo delle lunghe chiacchierate sulla città, bei momenti condivisi nel corso degli anni. Il pensiero in questo momento va alla sua famiglia e ai colleghi, insieme al cordoglio e alla vicinanza della Città di Torino."

"Con la scomparsa di Paolo Griseri, il giornalismo italiano e torinese perde una voce libera, appassionata, mai banale," ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. "Profondo conoscitore della realtà industriale del Paese e del mondo del lavoro e della politica, ha dedicato le sue storie alle donne e agli uomini. Ai suoi cari, la mia vicinanza e il cordoglio della Regione Piemonte."

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