Scatta una nuova mini zona rossa in Campania. Il numero dei contagiati sale e il sindaco di Lauro, Antonio Bossone, non attende le decisioni di Governo o Regione Campania e dichiara il piccolo comune irpino, al confine con il nolano, zona rossa.
La città di Lauro era stata blindata già in precedenza: Vincenzo De Luca adottò disposizioni molto restrittive già nell'aprile scorso, in piena pandemia.
Nel corso dei mesi più volte il sindaco ha interdetto piazze, ridotto gli orari, vietato il fumo all'aperto. Ha obbligato i commercianti a tenere elenchi quotidiani dei clienti che transitavano in negozio e ha adottato controlli serrati agli ingressi del paese.
Entra in vigore da oggi la nuova ordinanza restrittiva: quest'ultima limita gli spostamenti fuori dal territorio comunale se non per ragioni di lavoro, salute e necessità
E' inoltre consentito fare la spesa solo ad un componente per ogni famiglia nei seguenti giorni: lunedi', martedi' e mercoledi' e in base alla lettera che corrisponde all'iniziale del proprio cognome. Gli esercizi commerciali devono chiudere inderogabilmente entro le 20.
Campania zona rossa, ecco cosa accadrà in caso di nuova ordinanza. Tutte le regole
Campania a rischio, attesa oggi la decisione per la zona arancione o rossa. Spunta anche l’ipotesi della zona rossa esclusivamente per Napoli e Caserta. Ma cosa accadrebbe se venisse approvata una nuova ordinanza? Attualmente in zona rossa si trovavano quattro Regioni: Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta.
A queste ora si aggiunge anche la provincia autonoma di Bolzano, che ha giocato d’anticipo rispetto all’ordinanza di Speranza e si è auto-dichiarata area rossa, come annunciato dal governo Arno Kompatscher.
Nella zona rossa sono valide tutte le limitazioni esistenti per le aree gialle e arancioni, ma a queste si aggiungono ulteriori restrizioni.
Il divieto di spostamento vale anche all’interno del proprio comune e in qualsiasi orario, fatta eccezione per comprovate esigenze lavorative, di salute e di necessità.
Bar e ristoranti sono chiusi, così come i negozi al di fuori di supermercati e di attività considerate necessarie. Chiusi anche i centri estetici (ma restano aperti parrucchieri e barbieri).
A scuola la didattica a distanza viene estesa anche alla seconda e alla terza media, oltre che alle superiori. Sospese le competizioni sportive, tranne quelle di interesse nazionale.
L’attività motoria è permessa, ma solo nelle vicinanze della propria abitazione. Quella sportiva è consentita all’aperto e in forma individuale.
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