Assegno Unico, CAMBIA TUTTO: ma occhio all'Isee. Le nuove regole per non perdere nemmeno un euro
ASSEGNO UNICO. Anno nuovo, nuovo Assegno Unico. Si potrebbe riassumere così, ma attenzione all'Isee. Infatti se da un lato c'è la possibilità di ricevere più soldi, dall'altro c'è chi potrebbe incappare in qualche piccolo incidente di percorso e perdere il sussidio o parte di esso. Facciamo il punto della situazione.
A partire dal primo marzo 2023, l'Assegno Unico e Universale per i figli a carico sarà un po' più corposo e ottenerlo sarà più facile.
L'Inps proseguirà in automatico al pagamento nei confronti di chi già ne usufruisce
Solo chi richiede il beneficio per la prima volta dovrà presentare domanda, mentre per gli aggiornamenti si potrà ricorrere alla procedura online sul sito dell'Inps. Da marzo, l'importo sarà determinato in base all'Isee 2023: ecco perché risulta importante presentare l'indicatore per non perdere neanche un euro.
Da marzo a novembre 2022 sono stati erogati complessivamente alle famiglie assegni per 11,6 miliardi di euro.
L'importo base dell'assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, va da un minimo di 50 euro, in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 40mila euro, a un massimo di 175 euro per Isee fino a 15mila euro.
Le prossime mensilità di gennaio e febbraio 2023 saranno calcolate in base all'Isee 2022, oppure facendo riferimento ad Isee 2023 se già presente.
Assegno Unico cosa cambia
Da marzo, l'importo sarà determinato in base all'Isee 2023. Dunque, in mancanza di Isee 2023 l'assegno si fermerà alla quota minima di 50 euro, salvo il conguaglio con tutti gli arretrati in caso di presentazione dell'Isee entro il 30 giugno. (Tgcom24)