Angela Celentano
Angela Celentano

La misteriosa scomparsa di Angela Celentano, avvenuta nel 1996 sul Monte Faito, continua a mantenere alta l’attenzione delle autorità italiane e internazionali. Recentemente, il gip del Tribunale di Napoli ha deciso di prorogare di altri quattro mesi le indagini, con un focus sulla cosiddetta “pista turca”. Si tratta di una delle ipotesi investigative più discusse degli ultimi anni, che suggerisce che Angela potrebbe essere stata portata in Turchia dopo la sua sparizione.

Le autorità italiane, in collaborazione con quelle turche, stanno cercando di chiarire ogni dettaglio che potrebbe portare a una svolta nel caso. Nonostante il lungo tempo trascorso, i genitori di Angela, Catello Celentano e Maria Staiano, continuano a sperare in una risposta, ma la recente gestione della comunicazione ha sollevato non poche perplessità.

Il disappunto dei genitori: “Notizie apprese dai media”

La famiglia Celentano non ha accolto con serenità la notizia della proroga delle indagini. La loro amarezza non è rivolta alla decisione del gip, ma al modo in cui sono venuti a conoscenza della notizia. Attraverso il loro legale, l’avvocato Ferrandino, hanno espresso il loro disappunto in una nota ufficiale.

“Ancora una volta apprendiamo dai mezzi di informazione notizie che attengono alle indagini relative alle ricerche in Turchia di Angela”, ha dichiarato il legale. La famiglia ha evidenziato che, nonostante i ripetuti solleciti da parte del Ministero della Giustizia italiano, non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale dalla Turchia. Questa mancanza di informazioni dirette aggrava il dolore di due genitori che da quasi trent’anni lottano per ritrovare la loro figlia.

Una richiesta di maggiore sensibilità e trasparenza

Catello Celentano e Maria Staiano, pur essendo grati alla magistratura per la tenacia dimostrata nel portare avanti le ricerche, chiedono maggiore attenzione nei loro confronti. La famiglia ha sottolineato l’importanza di ricevere comunicazioni ufficiali per evitare di apprendere dettagli importanti attraverso i media, una situazione che aggiunge ulteriore sofferenza al loro dramma.

L’avvocato Ferrandino ha inoltre invitato il gip a individuare eventuali responsabili della diffusione non autorizzata delle informazioni sulle indagini. “Per il futuro, si chiede di avere la sensibilità di comunicare direttamente con i genitori lo stato delle indagini, al fine di evitare l’imbarazzo e il dolore di apprendere certe notizie dai media”, conclude la nota.

La pista turca: nuove speranze o un altro vicolo cieco?

La pista turca è una delle tante ipotesi investigative emerse nel corso degli anni. Gli inquirenti continuano a lavorare con discrezione, cercando di raccogliere prove tangibili che possano confermare o smentire questa teoria. La proroga delle indagini di quattro mesi potrebbe essere cruciale per scoprire la verità.

La scomparsa di Angela Celentano rimane uno dei casi irrisolti più drammatici in Italia. La proroga delle indagini sulla pista turca rappresenta un piccolo spiraglio di speranza per una famiglia che non ha mai smesso di lottare. Tuttavia, il desiderio di trasparenza e rispetto da parte delle autorità rimane una richiesta fondamentale per genitori che, da quasi trent’anni, vivono con un dolore incolmabile.

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