Filippo Turetta, il “film" del femminicidio di Giulia Cecchettin: «Volevo uccidermi»
Dal regalo rifiutato al giallo dei coltelli: le confessioni del giovane 22enne accusato dell'omicidio dell'ex ragazza
Filippo Turetta, il giovane accusato del femminicidio di Giulia Cecchettin, ha rivelato dettagli inquietanti durante il suo interrogatorio al pm Andrea Petroni, reso noto dalla trasmissione "Quarto Grado" di Rete4.
La confessione, risalente al primo dicembre, descrive con precisione l'atroce sequenza di eventi che ha portato alla morte di Giulia.
Una Relazione Complicata e la Crisi Finale
Filippo e Giulia si erano messi insieme nel gennaio 2022, e nonostante una crisi temporanea nel marzo 2023, erano tornati insieme. La sera della tragedia, avevano trascorso del tempo insieme al centro commerciale "La Nave De Vero" di Marghera, tornando poi verso casa di Giulia. Filippo ha raccontato di aver voluto dare a Giulia un regalo: una scimmietta-mostriciattolo, insieme ad altri oggetti affettuosi. Tuttavia, Giulia ha rifiutato il regalo, scatenando una discussione intensa. "Mi ha detto che ero troppo dipendente, troppo appiccicoso", ha dichiarato Turetta, che ha reagito con rabbia e frustrazione quando ha saputo che Giulia stava iniziando una nuova relazione con un altro ragazzo, Eric.
La Notte del Crimine: Dettagli Agghiaccianti
Filippo ha continuato il suo racconto spiegando che, in preda alla rabbia, ha afferrato un coltello dalla tasca del sedile del guidatore e ha inseguito Giulia. "L'ho colpita con il coltello più volte", ha confessato, descrivendo come Giulia cercava di difendersi disperatamente. Il coltello si è rotto, ma Filippo ha continuato a infierire su di lei, caricandola poi sui sedili posteriori dell'auto.
La Fuga e il Tentativo di Suicidio
Dopo il brutale attacco, Filippo ha cercato di coprire le tracce del crimine. Ha guidato con Giulia ferita nel sedile posteriore, cercando di calmarla e, successivamente, tentando di immobilizzarla con del nastro adesivo. Nonostante i suoi tentativi di fuga, Filippo è stato sopraffatto dal rimorso e dalla disperazione. Ha confessato di aver pensato al suicidio più volte durante la fuga, cercando di soffocarsi con un sacchetto e di tagliarsi con un coltello, senza però riuscirci. "Ho aperto Google Chrome, cercavo notizie che mi facessero stare abbastanza male da avere il coraggio per suicidarmi, ma ho letto che i miei genitori speravano di trovarmi ancora vivo e ho avuto l'effetto opposto", ha dichiarato.
L'Interrogatorio e il Giallo dei Coltelli
Nel verbale dell'interrogatorio, Turetta ha fornito dettagli sui coltelli che aveva con sé, uno dei quali è stato trovato rotto in un parcheggio durante le prime perlustrazioni. Ha spiegato che aveva acquistato il nastro adesivo per "attaccare il papiro di laurea", ma poi lo ha usato per tentare di legare Giulia. Dopo aver cercato di nascondere il corpo, Filippo è fuggito verso la Germania, dove è stato infine arrestato.
Una Tragedia Infinita
Le rivelazioni di Filippo Turetta hanno gettato una luce macabra sulla morte di Giulia Cecchettin, mostrando un quadro di gelosia, rabbia e disperazione. Questo tragico evento ha lasciato un segno indelebile nella comunità e ha evidenziato, ancora una volta, la terribile realtà della violenza di genere. La famiglia di Giulia, così come l'intera comunità, è stata devastata da questa perdita incommensurabile, mentre la confessione di Filippo ha portato alla luce la crudeltà di un atto che non può essere dimenticato.