La Campania resta in zona arancione: lo ha deciso il ministro della Salute, Roberto Speranza, alla luce dei dati analizzati dall'Istituto Superiore di Sanità.
A cambiare colore, e passare così da arancioni a gialle, saranno dunque Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte, che dal 13 dicembre dunque entreranno nella zona di rischio minore per la pandemia di Coronavirus.
Restano arancioni, dunque, soltanto Abruzzo (che però esce così dalla zona rossa), Toscana, Campania, Valle d'Aosta e l'Alto Adige, mentre il resto d'Italia è totalmente "giallo".
L'obiettivo di tutta la nazione nella zona di minor rischio entro Natale, dunque, è sempre più vicino.
Nel frattempo a Napoli è corsa allo shopping
Nel primo sabato di bel tempo con i negozi aperti, come ripotato da Il mattino, essendo la Campania zona arancione, in tanti si sono riversati in strada per dare il via alle compere natalizie.
Con il passare delle ore cresce il numero di persone in strada. Lunghe file si registrano all'esterno dei negozi soprattutto al Vomero dove centinaia di persone sono in strada per le shopping di Natale.
File soprattutto fuori ai grandi magazzini e agli store di abbigliamento e di articoli sportivi. Diversi i negozi che praticano sconti.
Gente anche nel centro tra via Toledo a via Chiaia che dopo un inizio di giornata in sordina a metà mattina si stanno animando. Presenze che fanno ben sperare i negozianti provati dalla crisi dovuta alle chiusure dei mesi scorsi imposte per contenere la diffusione del covid.
In barba quindi a tutte le misure previste invece da De Luca
Nuova ordinanza De Luca, in strada torna anche l’esercito e il Natale è il sorvegliato speciale. Al via i controlli da questa mattina in tutte le stazioni.
Al momento
Secondo quanto ci perviene, sarebbe alquanta scarso il movimento alla stazione centrale di Napoli di piazza Garibaldi nel primo giorno dei controlli ai passeggeri in arrivo per le festività natalizie.
Come disposto con l‘ordinanza regionale
Firmata dal presidente Vincenzo De Luca, da questa mattina l’Asl Napoli 1 ha allestito una tenda, con la collaborazione di RFI (Rete Ferroviaria italiana, del Gruppo FS), per l’esecuzione di tamponi rapidi e molecolari ai viaggiatori con temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi.
Al momento la stazione centrale di Napoli resta però poco frequentata e continua ad essere presidiata dai militari dell’operazione “Strade sicure” e della Polfer.
L’ordinanza in Campania valevole a partire da oggi
Fatta salva la sopravvenienza di ulteriori provvedimenti in conseguenza dell’evoluzione del contesto epidemiologico, con riferimento al territorio della regione Campania, con decorrenza dal 12 dicembre 2020 e fino al 7 gennaio 2021:
Test e controlli in stazioni e aeroporto
1.1. è dato mandato alle AA.SS.LL. di effettuare, in raccordo con l’Unità di Crisi regionale, controlli a campione della temperatura corporea dei viaggiatori in arrivo all’aeroporto di Capodichino (NA); nonché alle stazioni ferroviarie di Napoli, Napoli-Afragola, Salerno, Caserta, Benevento; nonché Battipaglia, Agropoli, Vallo della Lucania e Sapri, con treni che effettuano collegamenti interregionali, nonché di praticare test diagnostici in caso di temperatura superiore a 37,5° CC ovvero in presenza di sintomi, anche lievi, compatibili con il virus COVID-19 nonché tamponi molecolari in caso di positività allo screening;
1.2. ai viaggiatori in transito presso le stazioni indicate al precedente punto 1.1. è fatto obbligo di sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea e agli screening disposti dalla competente Autorità sanitaria ove la temperatura superi i 37,5° CC secondo le modalità organizzate presso le singole stazioni, o altri luoghi, in conformità a quanto previsto con il presente provvedimento;
Rafforzato controllo delle forze dell’ordine
1.3. è fatta raccomandazione alle Autorità competenti di assicurare il rafforzamento dei controlli sul territorio regionale, ivi comprese le stazioni di arrivo di cui al punto 1.1., al fine di rilevare eventuali arrivi o spostamenti in violazione delle vigenti disposizioni e dell’adozione dei provvedimenti consequenziali;
1.4. è fatto divieto di spostamenti presso le seconde case, ancorchè ubicate sul territorio regionale, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza.
2. Per quanto non previsto dalla presente Ordinanza, restano applicabili le disposizioni di cui al DPCM 3 dicembre 2020 nonché le disposizioni regionali vigenti alla data del presente provvedimento.
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